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Usigrai: “Trasferire il 10% del canone dal bilancio Rai alle casse dello Stato? Ci auguriamo che la notizia sia smentita”

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Il prelievo forzoso di 170 milioni di euro dal canone metterebbe in ginocchio la Rai e l’intero indotto audiovisivo. Un intervento che metterebbe a rischio i posti di lavoro di migliaia di famiglie.Riteniamo quindi improbabile che sia questa la strada scelta dal governo, e ci aspettiamo una netta smentita della notizia pubblicata dal Fatto Quotidiano sull’ipotesi di un provvedimento che trasferirebbe il 10% del canone dal bilancio Rai alle casse dello Stato”. Lo scrive in una nota il segretario Usigrai Vittorio Di Trapani.
“Sottolineiamo inoltre che ad oggi non è stata avviata alcuna concreta azione di lotta all’evasione, che già costringe l’azienda di Servizio Pubblico radiotelevisivo a far quadrare i conti con 500 milioni di euro in meno ogni anno. Nonostante questo, la nostra spending review l’abbiamo già fatta, con importanti tagli ai costi e sacrifici da parte dei lavoratori. Nei giorni scorsi avevamo plaudito all’inversione di tendenza del nuovo governo sulla Rai annunciata dal sottosegretario Giacomelli: la rinuncia all’occupazione dei vertici e la disponibilità a un confronto serrato su riforme, riorganizzazione e sviluppo. Siamo certi che sia ancora questa la linea”.


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