La notizia del TG getta l’ospizio nel panico: “Berlusconi svolgerà il servizio sociale assistendo gli anziani”.
“Forza – fa agli altri Peppe gettando le carte sul tavolo – non c’è tempo da perdere! Tu chiudi subito le finestre, io vado a sbarrare l’ingresso”.
Tonino e il Pigro corrono in giardino come lepri a riempire di terra dei sacchetti, per rinforzare il cancello.
Lionello ha una crisi di nervi “Non voglio che Berlusconi mi assista!.. La pena la deve scontare lui, non noi!”
Le infermiere cercano di riportare la calma, proponendo una tombola extra, ma è tutto inutile.
“Me lo sento – fa Virgilio sconfortato – si porterà dietro pure la fidanzata, che non sta zitta un minuto….”
“Dobbiamo fare uno sciopero della fame”, propone con tono grave il Poeta, ma nessuno lo sta a sentire come al solito.
“Ho un’idea – fa Carlo, che ha fatto il 68 – telefoniamo a quelli della Casa di Riposo di lusso delle Sorelle Scalze Screpolate di Santa Nivea e insieme facciamo una manifestazione di protesta davanti al Parlamento. C’ho pure lo slogan: “Siamo vecchi e quasi mort, ma non siamo le tue escort!” (applausi)
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