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Nablus: il circo aperto alle bambine

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La Nablus Circus School è l’unico centro del distretto palestinese aperto a entrambi i sessi. 

Ginwa, Diana, Zain e Tajalli sono quattro ragazze palestinesi di età tra 15 e 18 anni. Vivono a Nablus, città della Cisgiordania occupata da Israele dal 1967. Frequentano la Nablus Circus School, scuola di arti circensi per bambini e ragazzi, fondata nel 2004 dalla ong Assikr Assaghir con l’obiettivo di offrire ai giovani e giovanissimi palestinesi un luogo sicuro in cui incontrarsi, socializzare, apprendere e scambiare abilità, godere di momenti di serenità e normalità là dove infanzia e adolescenza serena sono tutt’altro che normali. Con una particolarità: Assirk Assaghir è l’unico centro del distretto di Nablus aperto a entrambi i sessi, in cui bambine e bambini, ragazze e ragazzi lavorano insieme in classi miste.

Ginwa, Diana, Zain e Tajalli saranno in Italia, a Sarzana, per il progetto di scambio interculturale “Portiamo a Sarzana un gruppo di ragazzi palestinesi, allievi della Nablus Circus School” promosso dall’associazione facciamoCIRCO, nel 2014 proclamato dall’ONU Anno internazionale di solidarietà con il popolo palestinese.Il progetto, che ha trovato in Moni Ovadia e Marco Rovelli due testimonial convinti, nasce dal desiderio di offrire alle giovani ospiti una rara opportunità di scambio con coetanei italiani: per una settimana, non più militari per le strade, paura, lunghe file ai chekpoint, ma altri ragazzi con cui condividere giochi, gioia, conoscenza.

L’occasione è il 9° Raduno nazionale delle Scuole di Piccolo circo, appuntamento annuale che dal 2006 richiama a Sarzana centinaia di allievi delle scuole di circo di tutta Italia e che fonda il suo crescente successo proprio sullo scambio di abilità e conoscenze tra bambini e ragazzi.

Per tutto il soggiorno, dal 22 al 28 aprile, il gruppo palestinese (quattro allieve e il direttore della scuola Mahmoud Masri) saranno ospiti in famiglie di allievi della Scuola di circo di Sarzana e trascorreranno le loro giornate in compagnia di coetanei di tutta Italia. A facilitare il superamento delle barriere linguistiche, la conoscenza e l’amicizia sarà la condivisione di una passione comune: la pratica delle arti circensi.

Da giuliagiornaliste.it


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