Il clan catanese degli Ercolano ha minacciato di uccidere il vicepresidente della commissione antimafia Claudio Fava, per questo motivo il comitato per l’ordine e la sicurezza, in seguito a una segnalazione giunta dalle forze dell’ordine di Catania, ha assegnato la scorta al deputato siciliano di Sel.
Fava era intervenuto nelle ultime settimane contestando duramente la revoca del 41 bis al boss Aldo Ercolano. “Chi ha deciso di revocare il 41 bis? Quali uffici, e con quali motivazioni, hanno proposto al Ministro della Giustizia la suddetta revoca?” – aveva chiesto in un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia Orlando.
Aldo Ercolano, già condannato all’ergastolo, è il mafioso che assieme a Maurizio Avola assassinò il direttore dei Siciliani Pippo Fava la sera del 5 gennaio 1984, su ordine di suo zio Nitto Santapaola che lo ha sostituito come reggente di Cosa Nostra dopo il suo arresto.
“La DNA nella sua relazione semestrale sostiene che la revoca del 41 bis metterà Aldo Ercolano in condizione di riprendere dall’interno delle carceri il reclutamento mafioso e il controllo operativo della sua cosca. A pochi giorni dall’ultima pesante confisca di beni ai danni della famiglia Ercolano – continuava Claudio Fava – questa revoca appare una scelta grave e totalmente incomprensibile”.
Questa non è la prima volta che Fava subisce pesanti minacce con tanto di progetto d’attentati. Era già accaduto negli anni novanta ed anche allora gli venne assegnato il servizio di scorta.
Informato dei fatti Fava ha commentato: “Ho appreso di questa decisione, ma non conosco i dettagli. Per me non cambia nulla. Si va avanti con l’impegno e la serenità di sempre”.
A Claudio l’abbraccio e la solidarietà di tutta la Redazione dei Siciliani giovani