Aveva truffato per centinaia di milioni di dollari la popolazione libanese, soprattutto sciita. Ora è libero. Sembra per pressione di Hezbollah.
3.333 dollari. Tanto ha dovuto pagare il cosiddetto Madoff libanese per uscire di galera. Eppure la truffa con cui aveva messo sul lastrico tantissime famiglie libanesi, quasi tutte sciite, ammontava a svariate centinaia di milioni di dollari. Legatissimo al vertice politico-aminnistrativo del partito di Dio, il noto uomo di affari Saleh Hezzedinne aveva messo in piedi un meccanismo elementare per truffare i militanti del partito, ai quali prometteva interessi astronomici in cambio della consegna dei loro poveri risparmi.
Adesso esce di galera per pochi spicci, la stessa somma che hanno pagato nelle stesse ore due chierici sciiti schierati contro Hezbollah, Ali al Husseini e Husayn Mshaymish, accusati, ovviamente, di essere agenti israeliani.
In realtà sembra che fossero vicini all’opposizione iraniana. E’ proprio la simultaneità dei tre rilasci, nel caso di al Husseini dovuto perché nessuna prova è stata trovata a suo carico, a far pensare a molti in Libano che dietro questa strana decisione giudiziaria ci sia un’operazione politica.
Per gli ottimisti l’intenzione è abbassare il livello di tensione nel paese, per gli altri è un’operazione a basso costo per Hezbollah, che riesce così a far liberare lo scomodo e soprattutto “molto informato” uomo d’affari.