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Lettera aperta all’Ambasciatore Israeliano: il riconoscimento palestinese dell’Olocausto va colto per la pace

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Ambasciatore  Na’or GHILON,  (email: adm-sec@roma.mfa.gov.il)

le scrivo perché il riconoscimento delle sofferenze dell’Olocausto da parte del presidente della Palestina Abu Mazen è di una importanza straordinaria e molti di noi – cittadini Italiani amici di Israele e Palestina – vediamo in questo evento inedito, una possibilità concreta per la pace tra i due Stati.
David Grossman dice che il riconoscimento della sofferenza dell’altro è il primo passo verso la pace.
Facciamo nostre queste parole di lungimiranza e intelligenza, che ci sembrano più appropriate dei commenti ufficiali espressi con troppa fretta.
Ambasciatore  Na’or GHILON, 
il suo Governo può cogliere questa eccezionale occasione per far progredire le trattative e non respingere la parte più dialogante Palestinese nella frustrazione della chiusura e nel rischio della prevalenza dell’estremismo. Tutta l’opinione pubblica del pacifismo mondiale si aspetta ora un riconoscimento di Israele verso le sofferenze patite dai Palestinesi, non meno tragiche. La comprensione reciproca è l’elemento che è sempre mancato nei tentativi di dialogo, che per questo motivo – dopo molti anni – non hanno portato a nulla. Ora c’è una novità, una disponibilità, qualcosa in più di una speranza. Vorremmo che il suo Governo la cogliesse, perché il popolo di Israele e della Palestina hanno sofferto troppo.
E non possono sprecare questa eccezionale occasione di pace.
Con speranza e amicizia.

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