Sommario
I fiancheggiatori della lotta armata
Le simpatie degli intellettuali
Le università, focolai dell’eversione
I giornalisti, cassa di risonanza del terrorismo
Gli avvocati della rivoluzione
Gli amici nei palazzi di giustizia
L’appoggio degli operai
Appendice. Lotta continua, Sofri e il caso Calabresi
Scheda
Una nuova puntata di Chiarelettere su potere e terrorismo. Una storia mai del tutto chiarita, i cui protagonisti sono in parte ancora presenti sul palcoscenico della politica e della società. Migliaia di persone (non meno di 10.000 i fiancheggiatori delle Br secondo un rapporto del Pci), tra simpatie, silenzi, complicità indirette o scoperte, hanno reso possibile una guerra che ha lasciato troppi morti e feriti e che ha infangato il sogno di giustizia di tanti giovani impegnati allora a difendere la democrazia dall’eversione fascista. Da sole le Br non ce l’avrebbero fatta a mettere in ginocchio un paese intero.
In questo libro si vuole ricostruire il percorso di chi, tra le fila della borghesia e anche della classe operaia, ha aderito, simpatizzato o accettato, talvolta a rischio della vita, di coprire e giustificare il fenomeno terroristico. Negli uffici, in fabbrica, nelle aule universitarie, nei giornali molti simpatizzavano con chi aveva scelto la linea di opposizione violenta allo Stato.
Documenti, dichiarazioni, articoli, fatti parlano chiaro e non possono essere smentiti. Non vale ora riscrivere la propria biografia, soprattutto per rispetto nei confronti di coloro che hanno pagato duramente le loro scelte. Per rispetto nei confronti delle vittime. Talvolta è mancata una franca assunzione di responsabilità ed è prevalsa la voglia di chiudere con il passato, cancellandolo.
Per paura, per vergogna, per calcolo di potere.
Massimiliano Griner (Milano, 1970) è sceneggiatore, autore televisivo e radiofonico. Tra i suoi libri, LA BANDA KOCH. IL REPARTO SPECIALE DI POLIZIA, 1943-1944 (Bollati Boringhieri 2000), NELL’INGRANAGGIO. LA SCOMPARSA DI MAURO DE MAURO (Vallecchi 2003), LA PUPILLA DEL DUCE. LA LEGIONE AUTONOMA MOBILE ETTORE MUTI (Bollati Boringhieri 2004), PIAZZA FONTANA E IL MITO DELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE (Lindau 2011) e L’AQUILA E IL CONDOR (con Stefano Delle Chiaie e Umberto Berlenghini, Sperling & Kupfer 2012).