Ad essere messo alla berlina nel blog di Grillo questa volta è il nostro Federico Orlando (nella foto) presidente di Articolo21 per un articolo sul quotidiano “Europa” di cui Orlando è vicedirettore.
Il termine “messo alla berlina” o “alla gogna” è mutuato da un’usanza medievale. Al collo del malfattore veniva appeso un cartello che riportava la pena del condannato. La vittima era esposta nella pubblica piazza e diveniva oggetto di lazzi, insulti o del lancio di oggetti. La rubrica “Il giornalista del giorno” sul blog di Grillo trasferisce quell’usanza ai giorni nostri. Cerca il colpevole da sbattere nella pubblica piazza (mediatica), trascrive la pena (l’articolo) e lo trasforma nel bersaglio del giorno delle tensioni della folla.
I giornalisti sono una categoria non certo immune da critiche, specie quando sono asserviti ai poteri di turno (e non è certo il caso di Orlando), ma quando la sacrosanta critica si trasforma in dileggio e improperi è un segno di profonda inciviltà.
Da Giuseppe Giulietti, da Tommaso Fulfaro, dal sottoscritto e dalla redazione di Articolo21 tutta la nostra solidarietà a Federico Orlando.
———————–
Questo è il testo della lettera pubblicata sul sito di “Europa Quotidiano”, riportata da Grillo nella seguente parte:
«Tutto questo, cara signora Diaz, le fa comprendere l’incantamento di Fo per Beppe Grillo: che volendo toglierci la democrazia e le sue istituzioni, dal Quirinale al parlamento, alla Corte costituzionale, agli organi di garanzia, e affidare governo e amministrazione a soviet e bande, quasi una repubblica post-Salò, può prometterci una politica senza costi. Si accontenterebbe di farci pagare quel risparmio con la sua peste nera. Ma Grillo, col seguito di topi e pulci, qui non c’interessa. C’interessa la conferma dell’inaffidabilità degli intellettuali di fronte ai rischi della democrazia, come negli anni Trenta. Anche allora, si schierarono col nemico ben altri Nobel, da Mann a Pirandello».
Federico Orlando, Europa