Dopo i convegni del CNEL (Luglio 2013) e quello di Villa Medici (ottobre 2013), si terrà oggi a Torino, organizzata da Articolo 21, Università degli Studi di Torino ed Eurovisioni, una nuova consultazione pubblica in vista del rinnovo della Concessione del servizio pubblico alla Rai (maggio 2016). Al centro dell’incontro il tema del rinnovamento della Rai da inquadrare in un piano di politica industriale che affidi al servizio pubblico un ruolo propulsivo e centrale nell’opera di ammodernamento e di recupero di competitività del sistema pubblico-privato, operando scelte di lungo termine che il mercato, per vari motivi, non sarebbe in grado di sostenere. Rilevante, a questo proposito, è la partecipazione del nuovo sottosegretario alla comunicazione Antonello Giacomelli che già ha mostrato, nel corso della sua recente audizione in Commissione di Vigilanza, una particolare competenza in materia e, soprattutto, un’inversione di tendenza rispetto al suo predecessore.
Il convegno è anche l’occasione per presentare agli studenti universitari il concorso “Una nuova carta d’identità per la Rai” consistente nel riscrivere, in non più di dieci righe, la missione che la Rai dovrà svolgere nei prossimi dieci-quindici anni: qualcosa di analogo a un articolo della Costituzione che puntualizzi i valori e i criteri a cui ispirare la programmazione del servizio pubblico. Il concorso è patrocinato dall’ European Broadcasting Union (EBU) e realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e dell’Università. L’azione condotta in questi mesi da Articolo 21 ha portato in primo piano l’urgenza di una reale, partecipata e trasparente consultazione pubblica sul futuro della Rai: una riflessione collegiale sui nuovi diritti di cittadinanza, sulle modalità di diffusione della cultura e dell’informazione, sullo sviluppo dell’industria della comunicazione del nostro paese.
Al tempo stesso, svolgendo una discreta ma incisiva opera di persuasione “morale” abbiamo contribuito al sostanziale miglioramento del Contratto di servizio, peraltro ancora in discussione in Commissione di Vigilanza: un risultato tanto ragguardevole quanto insperato di cui, per scaramanzia, è opportuno parlarne dopo la definitiva approvazione. Come per i precedenti convegni la documentazione dei lavori sarà messa a disposizione della Rai, delle istituzioni e delle associazioni culturali e sindacali che operano nel settore della comunicazione.