“Violenza, sulle donne: è necessario prima di ogni altra cosa cambiare la cultura”. Intervista a Dacia Maraini (Speciale 8 marzo)

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Sembra quasi che Dacia Maraini, la scrittrice italiana più famosa e letta nel mondo e da decenni vera e propria icona delle battaglie per dar piena voce e spazio alle donne, si diverta a sovvertire i ruoli e ad abbattere i luoghi comuni.  La sua nuova provocazione culturale che affascina le tante lettrici e lettori che affollano le sale  durante le sue presentazioni in giro per l’Italia è quella di presentare una santa come Chiara d’Assisi, che nella storia scritta dagli uomini ha sempre vissuto all’ombra di Francesco, una  paladina della disobbedienza. E così, nel suo bellissimo libro uscito da pochi mesi, Chiara d’Assisi elogio della disobbedienza, la Maraini ci racconta il coraggioso percorso umano e spirituale di una personaggio come Chiara d’Assisi che fu la prima donna a fondare un ordine religioso riuscendo in nome della povertà e della libertà di non possedere ad operare uno strappo alle convenzioni di una società declinata al maschile.

Alla vigilia dell’appuntamento dell’8 marzo, parlare con Dacia Maraini del presente e del futuro delle donne vuol dire riflettere su questi temi tenendosi ben al riparo da ogni rischio di retorica. Riusciamo a parlarle tra una tappa e l’altra di un suo itinerario di incontri culturali negli Stati Uniti.

Allora Dacia Maraini iniziamo da un segnale senz’altro positivo: nel  nuovo governo sono aumentate le donne ministro. Cosa si aspetta?
Mi aspetto alti e bassi, come al solito. Si fa una cosa giusta da una parte e se ne fa una ingiusta dall’altra. Del resto ancora a tanti, troppi, non va giù che le donne acquistino spazio e voce.

Continuano gli episodi di denigrazione a sfondo sessista. Un  esempio su tutti: il vero e proprio linciaggio alla Presidente della Camera Laura Boldrini a seguito del sondaggio lanciato nel blog di Grillo. Che ne pensa?
Quando si vuole parlare alla pancia delle persone,  si sa che l’insulto va sempre bene. Quello che non mi convince di Grillo , che pure mi aveva dato molte speranze come movimento di protesta e di rinnovamento , e’ proprio questo suo volersi rivolgere alla pancia della gente, trascurando il cervello.  Ha tanti argomenti e anche eccellenti , perché volerli trasformare in pugni e graffi.?  E poi, come movimento puoi stare a guardare e criticare tutto e tutti, anche volere rovesciare le istituzioni, ma quando, una volta eletto , siedi in Parlamento e sei pagato per governare, hai il dovere di farlo.

Veniamo ad un recente fatto di cronaca che ha indignato e commosso tutti, mi riferisco al caso giudiziario di Lucia, l’avvocatessa di Pesaro sfigurata dall’acido su commissione del suo ex compagno; c’è chi propone maggiori sanzioni per punire comportamenti del genere sul presupposto che quelle attualmente esistenti sono insufficienti. Qual è la sua opinione al riguardo?
Certamente servono leggi più severe, ma sono convinta che da sole  non bastano. E’ necessario prima di ogni altra cosa cambiare la cultura, modificare la testa della gente, portarla a ragionare , senza seguire gli istinti più animaleschi ed egoistici.

Da molti anni lei ve nelle scuole italiane per parlare con le nostre ragazze ed i nostri ragazzi e per ascoltarli. Vista da vicino, qual è l’Italia futura che ci attende?
Gli incontri nelle scuole ai quali partecipo (sono moltissime le richieste che ricevo, tanto che sono costretta  purtroppo a rifiutarle spesso) mi dicono che gli studenti, quando sono guidati da insegnanti appassionati del proprio lavoro , che credono in quello che fanno,che si impegnano con calore,   e danno il buon esempio,  rispondono e anche bene. Solo quando gli insegnanti sono distratti, annoiati  e fanno il proprio mestiere come un impiego qualsiasi, gli studenti diventano preda dei peggiori modelli televisivi.

Nel suo ultimo libro lei racconta la vicenda umana e spirituale di Chiara d’Assisi .Come può Santa Chiara parlare ancora alle donne di oggi?
Chiara, oltre a essere una donna di fede,  e’ stata una idealista che è rimasta valorosamente fedele alle sue idee, nonostante le enormi difficoltà che incontrava. Questa donna , che ha praticato la democrazia nel convento che governava, che ha testimoniato col suo corpo la rinuncia a ogni proprietà come forma di estrema libertà , ha certamente molto da insegnare ad un mondo che valuta solo il possesso e l’asservimento al potere. Credo proprio che sia una donna di grande modernità , che vada conosciuta e imitata nel suo straordinario idealismo e nella sua grande forza di libertà da ogni costrizione.

 


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