MOSCA – Con la presa da parte degli incursori russi anche dell’ultima unità superstite della Marina Militare ucraina in Crimea, il dragamine ‘Cherkasy’, il tricolore della Federazione Russa sventola ormai su tutte le unità da guerra delle quali Kiev disponeva nella penisola ribelle, fresca di annessione: lo ha annunciato ufficialmente il generale Valery Gherasimov, capo dello stato maggiore interforze di Mosca.
Anzi, «alla data del 26 marzo 2014», ha aggiunto Gherasimov incontrando i giornalisti, «le bandiere della Russia sono state issate su tutti i 193 tra distaccamenti militari e sedi amministrative delle Forze Armate dell’Ucraina in Crimea».
Il ‘Cherkasy’ era stato assaltato ieri sera nelle acque del cosiddetto Lago di Donuzlav, un’angusta baia situata un centinaio di chilometri a nord-ovest di Sebastopoli, dove era rimasto intrappolato. L’equipaggio si era barricato nei propri quartieri a bordo, ma alla fine aveva dovuto arrendersi. Già tre giorni fa il dragamine era riuscito a sfuggire a un primo tentativo di abbordaggio grazie a una serie di manovre elusive. Aveva anche tentato invano di aprirsi la strada verso il Mar Nero attraverso l’unico collegamento disponibile, uno stretto canale scavato attraverso una lingua di sabbia profonda non più di 400 metri, ostruito però da tre relitti fatti appositamente affondare, e la cui imboccatura era per di più presidiata da navi da guerra russe.
Da dazebao.it