Con loro al dicastero di via Veneto, che dopo oltre due anni perde Maria Cecilia Guerra, anche Massimo Cassano e Teresa Bellanova. Nel governo Renzi non c’è posto per l’ex ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge. Le Acli fanno il bis: nomina anche per Olivero
ROMA – Aria nuova al ministero del Welfare, dopo la nomina a ministro di Giuliano Poletti sono i sottosegretari a rinnovare completamente la squadra di via Veneto, che contrariamente ad altri ministeri non avrà un viceministro, posto occupato nel governo Letta da Maria Cecilia Guerra. Tre i nomi pescati direttamente tra le fila del Partito democratico: Franca Biondelli, Teresa Bellanova e Luigi Bobba. Outsider soltanto Massimo Cassano, proveniente dal Nuovo centro destra. I nomi fanno parte della schiera dei 35 sottosegretari e dei 9 viceministri che andranno a completare il team del governo Renzi.
Presidente delle Associazioni cristiane lavoratori italiani (Acli) dal 1998 al 2006, Luigi Bobba, piemontese, è stato eletto alla Camera dei deputati col Pd ed è stato membro della commissione Bilancio. Del suo impegno a favore del mondo del terzo settore, da ricordare le sue battaglie per la stabilizzazione del 5 per mille. Va sottolineato, per inciso, che oltre a Bobba, le Acli ottengono anche un altro posto di sottosegretario, proprio con il successore di Bobba Andrea Olivero (Popolari per l’Italia) nominato all’Agricoltura.
Dalla commissione Affari sociali della Camera, invece, arriva la deputata Franca Biondelli, anche lei piemontese, grande esperta dei temi della disabilità. Per lei e per Bobba si profila un impegno nel ministero del Welfare soprattutto riguardo le politiche sociali. Cresciuta tra le fila della Cgil e membro della Commissione Lavoro alla Camera, invece, Teresa Bellanova che, con ogni probabilità, si occuperà delle tematiche inerenti al lavoro. Dalla commissione Finanza e tesoro del Senato, invece arriva Massimo Cassano, senatore per il Nuovo centro destra. Anche per lui potrebbe esserci un impegno sul fronte del lavoro.
Per quanto riguarda le deleghe sociali (Integrazione, Pari opportunità, Famiglia, Giovani, Servizio civile, Droghe, Adozioni internazionali), le prime indiscrezioni parlano di una riproposizione dello “Schema Letta”, in modo da affidare la maggior parte di esse alla Presidenza del Consiglio. In questa ipotesi, molti di questi temi potrebbero essere affidati a Graziano Delrio. Per ora la certezza è l’assenza dell’ex ministro Cecile Kyenge (della quale pure si era parlato in questi giorni per un nuovo incarico).
Il terzo settore porta a casa anche la riconferma della ex presidente del Fondo ambiente italiano, Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario alla Cultura. L’ultima delega di grande nrilievo sociale, quella alla Cooperazione internazionale, resta nelle mani del riconfermato viceministro Lapo Pistelli, che aveva portato poche settimane fa all’approvazione la legge di riforma del settore.