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“Riformismo mancato” – di Massimiliano Amato e Marcello Ravveduto

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Società, consumi e politica nell’Italia del Miracolo
Prefazione di Giovanni Cerchia

Il primo governo organico di Centrosinistra (4 dicembre 1963), con l’ingresso del Psi nella «stanza dei bottoni», è l’emblema delle occasioni mancate dalla classe dirigente italiana. Quella che si attuerà, alla fine, sarà una «riforma riformata», nata nella testa dei socialisti e finita nelle mani dei democristiani. Massimiliano Amato e Marcello Ravveduto, con questo libro, non si fermano però solo ai palazzi del Potere e ai difficili equilibri interni tra le forze che appoggiano il Centrosinistra, ma cercano di scorgere il volto dell’Italia del Miracolo celato dietro il racconto del conflitto politico: l’urbanesimo della speculazione edilizia; le auto che mutano il paesaggio; la famiglia che modifica usi e costumi; i giovani e le donne che pretendono di essere protagonisti della modernità; i braccianti che sciamano verso le città; gli operai che agognano il possesso della casa, dell’utilitaria, della televisione e degli elettrodomestici.
Si coglie con nettezza una distanza tra i desideri degli italiani e le prospettive dei partiti. Mentre i politici discutono, interpretando il Miracolo come una crisi di crescita, i cittadini sono attratti da un’unica grande meta: il ceto medio come conquista sociale. Un’aspirazione che, tra luci e ombre, unifica la formazione dell’immaginario collettivo – musica, letteratura, cinema, televisione e filmini in Super 8, prezioso occhio meccanico che ci mostra un Paese che cambia – con il susseguirsi di luoghi comuni e stereotipi: gli italiani, più che giurare fedeltà al cattolicesimo, sono conquistati  dalla «religione dei consumi», fulcro e sostanza della «mutazione antropologica» pasoliniana.

«C’era un’evidente asimmetria tra una società messasi al galoppo e le istituzioni travagliate dalla difficile ricerca di una stabilità che consentisse di orientare con nettezza e credibilità i processi del cambiamento» (Giovanni Cerchia)

MASSIMILIANO AMATO. Giornalista. Ha lavorato a «l’Unità», «Il Giornale di Napoli», «Il Mezzogiorno», «La Città», il «Mondo», l’Ansa e «L’Articolo». Ha scritto, tra gli altri: Il sindaco desaparecido. Battipaglia, 1953: la scomparsa di Lorenzo Rago. Ombre di mafia e depistaggi. Un mistero italiano (Edizioni dell’Ippogrifo, 2006), De Magistris o della Rivoluzione Napoletana (fuori/onda, 2012), 20 maggio Stadio Olimpico. Juventus 0 Napoli 2 (Cento Autori, 2012), Democrat. L’ambizioso sogno del partito mai nato (Cento Autori, 2013).

Libero Grassi. Storia di un’eresia borghese (2012). È presidente dell’associazione «Coordinamento Libero Grassi». 

MARCELLO RAVVEDUTO. Storico. Ha scritto, tra gli altri: Libero Grassi. Storia di un siciliano normale (Ediesse, 1997), Napoli… Serenata calibro 9. Storia e immagini della camorra tra cinema, sceneggiata e neomelodici (Liguori, 2007). Ha curato: Strozzateci Tutti (Aliberti, 2010) e Novantadue. L’anno che cambiò l’Italia (Castelvecchi, 2012). Con Feltrinelli ha pubblicato

Libero Grassi. Storia di un’eresia borghese (2012). È presidente dell’associazione «Coordinamento Libero Grassi». 


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