Informazione e xenofobia, una buona notizia da Atene!
Governo ambidestro
“Oltre la siepe” – di Mauro Gallegati
“Votare secondo TV. Democrazia, informazione e controllo dei media”. Mercoledì 19 marzo il Pd centro storico di Roma incontra Articolo21
Privacy e giornalisti: Fnsi, sì a confronto, no a limitazioni per via amministrativa del diritto–dovere di cronaca
19-20-21 marzo, iniziative in tutta Italia per ricordare le vittime innocenti delle mafie
Petizione Alpi-Hrovatin: 50mila firme simbolo di tensione civile alta e profonda
Agenda digitale, Italia ancora in forte ritardo. Appello a Renzi
#Withsyria, l’appello globale per la Syria
In memoria di Don Peppe Diana, Testimone di verità e di giustizia. A 20 anni dall’assassinio la Rai gli dedica una bellissima fiction
Vittoria in trasferta? (I Tg di lunedì 17 marzo)
L´Asr su fallimento Neo: “Riassorbire tutti i dipendenti”
“Berlino-Roma, nuovo asse su libertà e pluralismo dell’informazione”
Caso Alpi-Hrovatin, migliaia di persone chiedono “verità”
Berlusconi, il mondo capovolto
Vent’anni dopo, a Casal di Principe per Don Diana
Il motore tedesco perde colpi. Caffè del 17
Paralimpiadi, Sochi 2014 è un fallimento: si torna a casa senza medaglie
Via D’Amelio e le parole di Riina: quei legami sconosciuti con il Rapido 904
Ucraina. Vincono i sì per la secessione. La UE pronta a sanzionare la Russia
Cento anni di guerre bastano!
Il calvario di Valentina nell’Italia degli obiettori
Carrara. Giornalisti dicono: “ci pedinano e minacciano”
Imbroglio costituzionale
Berlusconi. Una candidatura… farsesca!
“Correva l’anno 1972 e il manifesto, che oltre a essere un giornale era un gruppo politico, correva alle elezioni. Con la parola d’ordine semplice semplice «Vota manifesto, libera Valpreda» riempivamo le piazze e scaldavamo i cuori” (il manifesto Sardo, 11 aprile 2008). Oggi pochissimi si ricordano di quella battaglia politica solitaria che portò un gruppo politico a candidare come capolista in tre circoscrizioni un personaggio in carcerazione preventiva, imputato nientedimeno che di strage. Indubbiamente la candidatura di Valpreda fu un atto di sfida alla legalità materiale dell’epoca e di sfiducia verso il sistema