80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

“Monditalia”, L’ Italia come metafora. Un’immagine nel bene e nel male

0 0

L’ Italia  rappresentata  nella   “Tabula Peutingeriana”  del V secolo d.C.  come  fulcro dell’Impero Romano.   Da qui  prende lo spunto  la  mostra di “Monditalia “ imperniata sul nostro paese,  raffigurato  nell’immaginario dei film; degli spettacoli teatrali; nelle opere degli artisti ;  nella danza  e nella musica. Un’immagine nel bene e nel male ; un luogo di tormenti  e visioni che nessun architetto può ignorare . Questa l’inattesa novità della XIV Mostra Internazione di Architettura, in calendario a Venezia dal  7 giugno al 23 novembre 2014 e presentata, oggi , dal presidente della Biennale , Paolo Baratta e dal curatore Rem Koolhaas.  La riproduzione della tabula si snoderà  lungo tutto le Corderie, all’Arsenale , a ribadire il ruolo , secondo Koolhaas , della centralità , tuttora attuale,  del nostro paese all’interno dell’Europa.
Un avvertimento “ Monditalia” è altra cosa rispetto al Padiglione Italia,  curato da Cino Zucchi, che presenterà il suo programma a giorni.

Per il resto il programma rispetta le linee già annunciate : “Fundamentals “ è il titolo  della mostra internazional che , nel padiglione centrale ai giardini,  riproporre i fondamenti dell’architettura, il suo alfabeto di base: la porta, il soffitto , il pavimento, la finestra, le scale, persino le toilettes. Sapendo che nessun elemento è politicamente neutro. Prendiamo il balcone, protagonista assoluto di tanti discorsi tenuti alla folla dai leaders politici. Neppure l’inclinazione delle scale è neutra: può essere  azzerata al massimo per consentire l’accesso ai disabili o accentuata per rimarcare le differenze sociali.

Se questo avviene per gli elementi costitutivi dell’architettura, figuriamoci per quanto riguarda i grandi edifici.Il nesso architettura e politica è strettissimo.E’ quanto emerge dalla disanima  fatta dai singoli paesi che partecipano alla Biennale (in tutto 65) e che sono stati  invitati a svolgere il tema “Absorbing Modernity 1914 -2014 “,  ovvero a rappresentare i cambiamenti in campo architettonico dell’ultimo secolo. Che non a caso prende come data di riferimento l’inizio della prima guerra mondiale. Le guerre, infatti, sono un decisivo fattore di cambiamento. Tutto è mutato in quest’ arco di tempo. L’occidente non detiene più l’esclusiva della progettazione architettonica. Si è in piena globalizzazione:  gli edifici sono intercambiali,  a New York come a Pechino.

Eppure, nonostante tutto , una traccia dell’identità nazionale continua a permanere.
Quale retaggio del passato o indicazione per il futuro ?
Uno dei tanti interrogativi che questa mostra di architettura ha il merito di sollevare.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.