Rispetto le posizioni di Camilleri, Flores D’Arcais e di altri, ma il progetto Lista Tsipras deve andare avanti. Perché l’obiettivo è la costruzione di un’Europa politica, di progresso solidale, che sostituisca l’attuale consorzio di stati, fondato sulla pregiudizio dei ricchi-laboriosi contro i poveri-oziosi.
Venerdì pomeriggio andrò a raccogliere le firme in un panchetto davanti ala stazione metro Cipro, a Roma.
Lo farò insieme a ragazzi che non conosco, ma ai quali mi sento già unito dall’essere tutti “patrioti” europei. Molti mi dicono con affetto che sono un idealista; che la litigiosità nazionale brucia qualsiasi germoglio; che Ventotene è un’isoletta lontana e Spinelli e gli altri sognatori sono foto ormai sbiadite.
A me questi avvertimenti danno ancora più forza.
L’utopia si avvera solo ignorando la prudenza. Il coraggio è fatto da chi si sa sopportare i limiti del presente, perché è attratto dalla visione del futuro.
E nel futuro, io mi batto per gli Stati Uniti d’Europa.
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