L’influenza di Moretti

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Non riesco proprio a uscire dal virus influenzale che mi perseguita da inizio anno! Quando penso di stare un po’ meglio arriva la ricaduta che mi costringe a tornar febbricitante (rincoglionita) e mi consente giusto il buono per assumere antipiretici, aerosol, antibiotici -da sopraggiunta bronchite- durante il consumo di fazzoletti e carta igienica quando quelli sono finiti. Carta di libri e quotidiani, qualche flash tv e tablet mi fanno compagnia. Per la posta @ devo eliminare centinaia di “robe” ché non gliela fo proprio a discernere nella porcilaia quotidiana che ha sopraffatto la polizia postale.

Oggi nel mio ondeggiar tra bolle, balle e belle mi par di leggere che Moretti (il numero uno delle ferrovie non d’ecce bombo) a fronte di paventata governativa riduzione del suo stipendio ammontante ad attuali circa 900mila euro annui ha risposto minacciosamente che lo Stato dovrà poi patire il fatto che buona parte dei manager italiani (lui compreso) abbandonerà questo Stato per rivolgersi all’estero dove pagano tre volte tanto…

Ma fosse vero! Se così fosse quanti AD se ne andrebbero a frotte rendendo tutti noi ben lieti non solo d’augurare loro buon viaggio, ma pure di pagar loro l’ultimo biglietto pur anche in prima classe (treno o aereo fa uguale), basta che se ne vadano?

Ma quanto ingannevole e bastarda è l’influenza di quest’anno?!


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