A leggere i dati delle elezioni municipali francesi con freddezza non si può parlare di trionfo dell’estrema destra. Il fronte nazionale ha ottenuto il 4,7 per cento un bel balzo in avanti rispetto alle scorse elezioni municipali quando ottenne solo lo 0,9 per cento, ma sempre molto meno del Ump, il primo partito che ha conquistato il 46.5 (più 2 per cento) e dei socialisti 37,7 per cento , oltre sei punti meno del 44,4 ottenuto nel voto del 2008. Certo il dato politico e’ lo “sdoganamento” del Fronte Nazionale. Non più il partito dei nostalgici del vecchio Jean Marie Le Pen (nella foto) ma un nuovo partito ben organizzato dall’attenta Marine Le Pen ,sua figlia,che ha sempre saputo prendere le distanze dai rigurgiti fascisti riuscendo pero’ a non perdere per strada ugualmente lo zoccolo duro del partito.
La Le Pen ha saputo intercettare lo spirito dei tempi in perfetta sincronia con una sorta di sordità o di mancanza di lucidità dei partiti tradizionali per lo più impegnati soprattutto nelle loro lotte intestine. Cosi’, mentre i socialisti si dissanguano in interminabili discussioni se la svolta alla Schroeder di Hollande sia un tradimento o no dei valori della sinistra e l’Ump continua a sognare il ritorno dell’uomo della provvidenza Sarkozy, Marine Le Pen punta dritto alla pancia e al cuore del’elettorato francese preoccupato dalla crisi economica e spaventato dall’Europa che percepisce come lontana e ostile. Molto interessanti in questo senso le prime parole di Marine Le Pen dopo i risultati:”oggi finisce in europa la distinzione fra destra e sinistra. La vera lotta e’ fra alto e basso nella società. In alto ci sono i sarkosisti, i socialisti, l’euro e il libero mercato. In basso c’e’ il popolo . E ci siamo noi. “Per il fronte nazionale destra e sinistra tradizionali non hanno più senso e in segno di disprezzo ha coniato la sigla UMPS che mette insieme l’Ump e il Ps giudicati sostanzialmente identici nell’essere lontani dai bisogni del “popolo”. In Francia il meccanismo del doppio turno e’ sempre servito ad isolare le estreme e a farle scomparire al secondo turno dove prevale il voto utile. Questo meccanismo sembra essersi in qualche misura inceppato.
L’appello del presidente del consiglio Ayrault di votare inseme al secondo turno Ump e socialisti insieme per battere il fronte e’ caduto nel nulla: l’Ump cerca piuttosto di riguadagnare i voti del fronte nella coscienza che la Le Pen sta diventando una concorrente pericolosa nel bacino dei voti della destra. La questione e’ che se il fronte nazionale ha fatto un balzo in avanti di quattro punti alle municipali che cosa potrà accadere con un voto puramente proporzionale come quello delle prossime europee? C’e’ chi ipotizza apertamente un fronte nazionale primo partito di francia con conseguenze inimmaginabili per la politica nazionale e anche per gli equilibri europei. Il problema e’ che cosa faranno nelle prossime settimane i socialisti al governo per evitare il naufragio totale. anche se con una certa dose di autoironia uno degli uomini di Hollande, rispondendo al telefono a un giornalista che chiamava l’Eliseo il giorno dopo il voto diceva: “pronto, risponde il Titanic”.