La crisi di queste ore in Ucraina, con la dichiarata scissione della Crimea appoggiata dalla Russia di Putin, meriterebbe una scheda – conflitto nuova. Viene da aggiungere purtroppo, perché di guerre ne racconta già abbastanza l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, arrivato alla quinta edizione e in questi giorni nelle librerie.
Dedicata a Nelson Mandela, la quinta edizione offre ai lettori 248 pagine a colori, con 36 schede conflitto. La foto di copertina è del fotografo Fabio Bucciarelli, tratta dal progetto “Battle to Death”, realizzato in Siria tra il Settembre e l’Ottobre del 2012 e vincitore del Robert Capa Gold Medal come miglior reportage fotografico dall’estero. All’interno, oltre alle 36 schede, lo Speciale Pirateria; lo Speciale “Donne e Guerra” con il reportage fotografico dall’Etiopia di Federica Miglio, fotografa e documentarista; lo Speciale sui Conflitti Ambientali a cura del Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali.
I lettori troveranno inoltre un approfondimento sul Sudafrica del dopo-Mandela; un’analisi a cura di Medici Senza Frontiere sulle sfide di chi opera nei teatri di conflitto; il punto sulle violazioni dei diritti umani in Medio Oriente, Africa, Asia ed Europa a cura di Amnesty International; un’indagine sulla crisi tra le due Coree; un focus sullo stato delle rivolte in Medio Oriente; un reportage di viaggio tra Iran e Kurdistan e molto altro. Anche per la V edizione dell’Atlante la cartografia generale utilizzata è quella fornita dalle Nazioni Unite, oltre alla innovativa cartografia di Arno Peters, concessa in esclusiva per l’Italia dall’associazione Asal. Come ogni anno, 1 euro per ogni copia venduta sarà destinato al sostegno delle operazioni di aiuto ai rifugiati promosse dall’Alto Commissariato per i Rifugiati. In particolare quest’anno l’Atlante delle Guerre aderisce alla campagna dell’UNHCR “Routine is fantastic” in sostegno delle donne siriane rifugiate.
L’Atlante, ricordiamolo, è un annuario che informa sullo stato dei conflitti che si combattono sul nostro pianeta. Il progetto è nato da un’ idea di Raffaele Crocco e dalla volontà di un gruppo di giornalisti e inviati di guerra di costruire uno spazio dedicato unicamente all’informazione sugli Esteri, offrendo ai lettori uno strumento – adatto anche ai non esperti di politica internazionale – in grado di raccontare quei conflitti troppo spesso “dimenticati” dall’informazione. La prima edizione dell’Atlante delle Guerre è uscita in libreria nel 2009 e oltre alle realtà che hanno da sempre sostenuto il progetto – l’Associazione Ilaria Alpi, AAM Terra Nuova, Associazione ASAL, Tavola della Pace, Arci, Banca Etica – hanno dato e continuano a dare il loro contributo, anno dopo anno, attori come Amnesty International Italia; la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco; l’Alto Commissariato per i Rifugiati; il Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali di Roma (Cdca); Medici Senza Frontiere. Tante voci che hanno messo a disposizione informazioni, esperienza e impegno permettendo al progetto di crescere e di raccontare i conflitti – con approfondimenti e focus – sotto molteplici punti di vista, tutti necessari alla comprensione delle cause e degli effetti delle guerre in corso nel mondo: le violazioni dei diritti umani, la condizione dei civili, le migrazioni forzate, i conflitti legati allo sfruttamento selvaggio dell’ambiente, il lavoro degli operatori umanitari nelle aree di crisi, il patrimonio artistico a rischio, il traffico di armi e l’economia di guerra, il fenomeno della pirateria, il landgrabbing, lo sfruttamento delle risorse e molto altro. Fondamentale il lavoro della Redazione, composta da giornalisti, ricercatori e inviati di guerra che ogni anno curano la stesura delle “schede conflitto”; quello dei fotografi professionisti che collaborano alla pubblicazione e il supporto dei lettori che fin dalla prima edizione seguono il progetto e ne garantiscono la diffusione, organizzando spesso incontri in tutta Italia. Da non dimenticare il ruolo cruciale degli Enti locali che finanziano il progetto e degli sponsor: l’Associazione Artigiani del Trentino, ChiantiBanca, la Federazione delle Cooperative Trentine. Grazie al loro sostegno è stato possibile organizzare centinaia di incontri nelle scuole e nelle Università e, con il prezioso contributo anche del Museo Storico del Trentino, realizzare le mostre fotografiche “L’Odore della Guerra” ed “Evidence” del fotografo Fabio Bucciarelli.