BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

L’Atlante delle guerre, dimenticate

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L’Atlante delle guerre è un annuario che informa sullo stato dei conflitti che si combattono sul nostro pianeta. Il progetto è nato da un’idea di Raffaele Crocco e dalla volontà di un gruppo di giornalisti e inviati di guerra di costruire uno spazio dedicato unicamente all’informazione sugli Esteri, offrendo ai lettori uno strumento – adatto anche ai non esperti di politica internazionale – in grado di raccontare quei conflitti spesso “dimenticati” dall’informazione. «L’idea è stata semplice, quasi banale – ha rilevato Crocco intervistato da Federico Ferrero, sul sito Il caffè dei Giornalisti –: mi sono occupato di guerre da sempre, di politica e di esteri, per lavoro e per passione. Nel 2003 sono stato tra i fondatori di Peacereporter, quando ancora non lavoravo per la Rai; per lunghi anni mi sono domandato perché mai non ci fosse un qualcosa, una pubblicazione, uno strumento che raccontasse, aggiornando costantemente, la situazione di certe zone del nostro pianeta afflitte da violenza e da conflitti sanguinosi, aiutando per esempio i giornalisti che devono informare il pubblico su questi temi. Pareva incredibile, eppure non esisteva niente del genere».
La prima edizione è uscita in libreria nel 2009 e oltre alle realtà che hanno da sempre sostenuto il progetto – l’Associazione Ilaria Alpi, AAM Terra Nuova, Associazione ASAL, Tavola della Pace, Arci, Banca Etica –  hanno dato il loro contributo altri “attori” come Amnesty International Italia; la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco; l’Alto Commissariato per i Rifugiati; il Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali di Roma (Cdca) e Medici Senza Frontiere.
Tra i focus riportati per questa quinta edizione (curata come di consuetudine dall’Associazione Culturale 46° Parallelo e meritoriamente pubblicata dall’editrice Terra Nuova) – tutti necessari alla comprensione delle cause e degli effetti delle guerre in corso nel mondo –: le violazioni dei diritti umani, la condizione dei civili, le migrazioni forzate, i conflitti legati allo sfruttamento selvaggio dell’ambiente, il lavoro degli operatori umanitari nelle aree di crisi, il patrimonio artistico a rischio, il traffico di armi e l’economia di guerra, il fenomeno della pirateria, il landgrabbing, lo sfruttamento delle risorse e molto altro.
 La nuova edizione dell’Atlante delle Guerre – quest’anno dedicata a Nelson Mandela – offre ai lettori 248 pagine a colori.
Tra gli approfondimenti: il Sudafrica del dopo-Mandela; un’analisi a cura di Medici Senza Frontiere sulle sfide di chi opera nei teatri di conflitto; il punto sulle violazioni dei diritti umani in Medio Oriente, Africa, Asia ed Europa a cura di Amnesty International; un’indagine sulla crisi tra le due Coree; un focus sullo stato delle rivolte in Medio Oriente; un reportage di viaggio tra Iran e Kurdistan e molto altro. La V edizione dell’Atlante propone inoltre la cartografia fornita dalle Nazioni Unite, e quella innovativa di Arno Peters, concessa in esclusiva per l’Italia dall’associazione Asal.
Come ogni anno, 1 euro per ogni copia venduta sarà destinato al sostegno delle operazioni di aiuto ai rifugiati promosse dall’Alto Commissariato per i Rifugiati. In particolare quest’anno l’Atlante delle Guerre aderisce alla campagna dell’UNHCR “Routine is fantastic” in sostegno delle donne siriane rifugiate. Per saperne di più: www.atlanteguerre.it

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