Sempre più sconvolgente il dato sul numero di femminicidi nel nostro Paese, 103 nell’anno appena trascorso, soprattutto perché segna un incremento rispetto ai 93 registrati nel 2012, che già avevano mobilitato le coscienze. E’ dedicato alla violenza sulle donne il numero di questa settimana di ASud’Europa, settimanale del Centro Pio La Torre. Sono giovani donne o madri di famiglia le vittime preferite di questa “strage” silenziosa, che uccide soprattutto in ambito familiare (violenze subite da partner, coniugi, ex partner, figli), appunto. Secondo il Rapporto Eures, tra il 2000 e il 2012 le donne assassinate in Italia sono state 2.220, il che significa in media 171 all’anno, una ogni due giorni.
Anche la sezione Junior è interamente dedicata al tema del femminicidio, con gli articoli di giovani studentesse delle scuole superiori italiane che forniscono la loro visione, il loro punto di vista su un fenomeno tanto grave e sconvolgente. Tra i servizi, anche un’inchiesta di un gruppo di ragazze dell’Istituto Donnola di Bari sul delitto d’onore nei primi anni del ‘900 con storie, verbali e testimonianze d’epoca.
In Europa il problema del femminicidio è sotto osservazione da più tempo che non in Italia. E ci sono dati che stupiscono, le statistiche europee portano in prima fila la Germania dove il 27,9% delle donne denuncia di avere subito violenza, contro il 12,2% dell’Italia, l’11% della Svezia e il 9,95% della Svizzera. Altre ricerche su base nazionale evidenziano che la Danimarca in questo bollettino di violenza tocca quota 22,19%, la Norvegia il 26,8% e la Gran Bretagna il 18,9%.
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