Ormai è chiaro: il grande freno alla modernizzazione del Paese è il “partito dell’imbroglio”. Ramificato, trasversale, capace di spostare voti e imporre veti. Ogni giorno c’è un nuovo assessore che viene scoperto, il dirigente che pilotava appalti, persino il rampollo dell’importante politico che ha fregato la nonna. Ogni volta che uno dei loro viene scoperto, il “Partito dell’imbroglio” si rinserra e schizza garantismo su chiunque si avvicini troppo alla verità.