Un’economia precaria può offrire solo lavoro precario. In sintesi, è questo il rassegnato messaggio che il Ministro del Lavoro e Politiche Sociali Poletti ha lanciato ai giovani, invitandoli a prendere quello che passa il convento in questo momento di crisi. Poi, dopo un “fidanzamento” di tre anni – ritiene sempre il Ministro – è difficile che il datore di lavoro non si “prenda” il precario che ha formato.
Purtroppo, il ragionamento sul “padrone buono” non regge.
Però su questo punto il Decisionista non decide, perché sa che romperebbe la “forte sintonia” con B.
Questo è il rinnovamento di sinistra.
Il resto è equilibrismo ambidestro.