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Fnsi: colpiti duramente dalla prematura scomparsa del collega Agostini

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“La notizia della morte, a soli 55 anni, del giornalista Angelo Agostini, che una malattia atroce ha consumato in pochi mesi privando i familiari e comunità dei giornalisti italiani della sua stimolante e continua attività di promozione e ricerca per elevare la qualità del giornalismo, ci ha colpito duramente. Figlio d’arte, Angelo ha saputo trovare dall’osservazione delle attività, delle idee e del lavoro del padre Piero (Presidente e poi Segretario della Fnsi, nei primi anni Ottanta, e poi direttore de L’Adige) le intuizioni per una sua originale carriera professionale autonoma”. Lo scrivono in una nota il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa italiana, Giovanni Rossi, e il Segretario Generale, Franco Siddi, Ha sempre lavorato senza soste come studioso, giornalista professionista di valore, docente di “Teorie e tecniche del linguaggio giornalistico”, consulente in diverse università e animatore di formazione di alto livello per aspiranti giornalisti.  Già condirettore dell’Istituto di Formazione di Giornalismo di Bologna, direttore di un analogo corso all’Università italiana, docente di punta dello Iulm di Milano, Angelo Agostini aveva raccolto l’eredità di Paolo Murialdi nella direzione della rivista trimestrale “Problemi dell’Informazione”, edita da “Il Mulino”.  Attivo nella vita sociale e culturale, su questi temi ha svolto incarichi nella Federazione della Stampa e collaborato con diversi ministeri per progetti di riforma del nostro ordinamento. Se ne è andato nel pieno della maturità, con tanti progetti in cantiere,  sottoposti all’attenzione di colleghi e delle istituzioni della categoria e di quelle pubbliche. Una morte dolorosa per i suoi cari e per quanti ne hanno sempre apprezzato l’impegno soprattutto sulle sfide del cambiamento della comunicazione e dell’informazione professionale. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana partecipa con profondo cordoglio al lutto dei familiari e di quanti gli hanno voluto bene.”


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