I dati dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. Sono 354 i casi, pari al 26,2% di tutte le segnalazioni. Seguono quelli nella vita pubblica (286 casi), e sul lavoro (217), dove si viene discriminati per l’età, per l’appartenenza etnica, per la disabilità
Il calo di segnalazioni di discriminazioni sul lavoro, giunte al contact center dell’Unar (8000.90.10.10, www.unar.it), “è riconducibile all’impegno delle numerose associazioni ed organizzazioni che, sul territorio, si sono fatte promotrici di concrete azioni positive di integrazione e sensibilizzazione -spiega Marco Buemi-, ed alle iniziative di diversity management che promuoviamo capillarmente sul territorio anche con il coinvolgimento delle aziende italiane”.
Per oltre la metà dei casi (55,8%) è stata la vittima a denunciare all’Unar la discriminazione sul lavoro. Le segnalazioni arrivano soprattutto dal nord Italia (65,6%). Dalle regioni del centro ne sono pervenute il 24,7%, mentre dal sud solo il 9,6%. Il rapporto completo dell’Unar verrò presentato il 21 marzo, Giornata mondiale contro il razzismo. (dp)