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Caso Uva, rimosso dall’incarico il Pm. Ci voleva tanto?

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Dott. Abate rimosso dall’incarico di PM del caso Uva. Si è aspettato troppo. Si è tollerato troppo.
Ci sono voluti sei anni di umiliazioni ed intimidazioni per Lucia Uva (nella foto) e per il suo legale storico Fabio Anselmo. Mancano meno di due mesi alla prescrizione di quasi tutti reati che tutti i Giudici che si sono occupati del caso hanno ritenuto e chiesto invano che venissero contestati dalla procura di Varese ai carabinieri e poliziotti coinvolti nella terribile vicenda di quel ormai lontano 14 giugno 2008.
Si é voluto attendere, si è voluto difendere la posizione di un magistrato che diveniva via via sempre più indifendibile. Sempre più imbarazzante. Un pubblico ministero che correva verso la prescrizione in modo palese. Lucia ed Angela invano si sono rivolte alla procura generale di Milano ed alla procura di Brescia per denunciare il dott Abate per favoreggiamento o per chiedere l’avocazione delle indagini. Tutto inutile.
L’avvocato generale di Milano ha respinto per ben 5 volte le istanze di avocazione delle indagini a dispetto di giudici e gip che si esprimevano in modo opposto. La procura di Brescia ha cestinato esposti e denunce fatte da Lucia ed Angela non ritenendoli degni nemmeno di esser esaminati dai gip.
Cosa può pensare un cittadino normale di fronte a tutto ciò?
La vita di un essere umano per alcuni giudici può non valere nulla se vi è di mezzo prestigio e carriera di un collega. Tutto ciò in nome della malintesa indipendenza ed autonomia dei giudici.
Il dott abate ha dovuto compiere un ultimo insensato ed arrogante atto per costringere il neo arrivato procuratore capo a sollevarlo finalmente dall’incarico.

Io a questo punto, con la prescrizione imminente, mi chiedo: ci voleva tanto?
Dovevamo arrivare a questo punto?
Forse qualcuno pensava che Lucia e Fabio si sarebbero stancati. Non li conoscevano.


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