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Quel che denuncia Amnesty Internatiopnal dovrebbe aiutare ad aprire gli occhi… Un articolo di Riccardo Noury

Il conflitto siriano è ormai entrato nel suo quarto anno. Secondo gli ultimi dati forniti dalle Nazioni Unite, tre anni di crisi in Siria hanno prodotto oltre 2.500.000 rifugiati, 9.300.000 perso…ne che necessitano di assistenza umanitaria in Siria e oltre 6.500.000 profughi interni.

I numeri non dicono tutto ma dicono tanto. Quello dei rifugiati siriani è superiore a quello dei rifugiati provocati delle guerre dell’ex Jugoslavia degli anni Novanta ed è almeno il doppio dei rifugiati causati del genocidio ruandese del 1994.

Oggi non è un altro giorno nel quale perdersi a ricercare le responsabilità, a stabilire se i crimini di Assad siano meglio o peggio di quelli commessi dai gruppi armati islamisti nella Siria “liberata”. A un quarto di milione di persone affamate e assediate interessa poco.

Interessa che quello del 15 marzo debba essere l’ultimo anniversario di sangue della crisi siriana.

Amnesty International, Oxfam, Hand in Hand for Syria, International Rescue Committee e Save the Children sono tra le 115 organizzazioni umanitarie e per i diritti umani di oltre 24 paesi che hanno lanciato un appello ai leader mondiali che può essere sottoscritto sul sito di Amnesty International Italia: http://appelli.amnesty.it/siria/

Le 115 organizzazioni promotrici dell’appello presentano tre richieste a tutte le parti coinvolte nel conflitto e a coloro che su di esse possono esercitare qualche influenza:

1. Fermare il bagno di sangue, ponendo fine agli attacchi contro le zone abitate da civili e gli edifici civili, come le scuole e gli ospedali e rispettando le leggi di guerra e i diritti delle persone colpite dal conflitto. 2. Assicurare che gli aiuti arrivino a tutti coloro che ne hanno urgente bisogno. Ciò significa porre fine agli assedi e agli attacchi contro gli operatori umanitari; concordare tregue affinché gli aiuti possano giungere a destinazione; finanziare adeguatamente i programmi di aiuto. 3. Coinvolgere nei negoziati di pace tutti coloro che possono avere un ruolo nel disegnare il futuro della Siria, come gli organismi della società civile e le donne.

Da Mosca a Washington passando per il campo profughi giordano di Zaatari, nel fine settimana migliaia di persone hanno ricordato il terzo anniversario dell’inizio della crisi siriana con veglie, illuminazioni di luoghi simbolici e il lancio di palloncini ispirati a un’immagine realizzata da Bansky, contenenti messaggi di speranza per la Siria. http://www.bbc.com/news/entertainment-arts-26543547

Riccardo Noury
Portavoce Amnesty International Italia

Da ilmondodiannibale.it


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