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Spagna: Open Dialog, “Il governo decide segretamente di estradare Pavlov in Kazakistan”

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Secondo le informazioni ricevute da Open Dialog, il 14 febbraio 2014 il governo spagnolo ha segretamente emanato un decreto che consente l’estradizione di Aleksandr  Pavlov in Kazakistan. Sulla decisione non sono state rilasciate informazioni ufficiali. L’avvocato di  Aleksandr Pavlov non è stata informata ed è venuta casualmente a conoscenza della decisione solo il 18 febbraio.
L’informazione è emersa durante una conversazione tra un membro interessato del parlamento  spagnolo e il Ministro della Giustizia spagnolo. l 19 febbraio Maria Costa, avvocato di Aleksandr Pavlov, ha chiamato il giudice dell’Audiencia Nacional per una conferma dell’informazione sulla decisione sull’estradizione di Pavlov. Il tribunale aveva ricevuto le informazioni tramite l’ufficio Interpol. La decisione del governo, tuttavia, non è ancora stata presentata ad Aleksandr Pavlov.
La segretezza in cui il governo spagnolo ha preso la decisione sull’estradizione di Aleksandr Pavlov non ha precedenti, e può essere vista solo come un tentativo di rendere impossibile il ricorso immediato alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. Maria Costa, avvocato di Aleksandr Pavlov, aveva annunciato l’intenzione di rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell’uomo ben prima che la decisione fosse presa.
Sulla base della documentazione ricevuta dalla corte, Maria Costa ha informato la Corte europea dei diritti dell’uomo della decisione del governo spagnolo. La Corte europea dei diritti dell’uomo di
Strasburgo era già a conoscenza del caso e ha reagito subito.
Allo stesso tempo, in un procedimento separato ma parallelo, Maria Costa si è precipitata al tribunale Audiencia Nacional, che sta valutando il ricorso sulla domanda di asilo presentata da Pavlov. Il 19 febbraio, sulla base di spiegazioni approfondite da parte di Maria Costa e delle informazioni sul decreto segretamente emanato per approvare l’estradizione immediata di Pavlov, l’Audiencia Nacional ha emesso una decisione che dà all’Avvocatura dello Stato tre giorni lavorativi di tempo per rispondere alla richiesta di ingiunzione e sospende l’estradizione finché non verrà presa una decisione  su tale richiesta. Una volta che l’Avvocatura dello Stato si sarà espressa, la Corte deciderà se la  sospensione sarà mantenuta durante l’intera procedura d’asilo o no.
La Fondazione Open Dialog è costernata dalla decisione del governo spagnolo, che approva l’estradizione di Aleksandr Pavlov in Kazakistan indipendentemente dai gravi e documentati rischi per
la sua salute e la sua vita. Numerose organizzazioni internazionali per i diritti umani hanno esortato le autorità spagnole a non inviare Pavlov in Kazakistan, condannandolo a tortura, maltrattamenti o
addirittura al rischio di morte.

Inoltre, sottolineiamo che la Spagna è l’unico paese dell’Unione europea ad avere un accordo di estradizione con il Kazakistan, un paese con seri problemi nell’area dei diritti umani e segnalato di anno in anno come “non libero” da numerose organizzazioni internazionali per i diritti umani. La Fondazione Open Dialog rileva somiglianze molto preoccupanti fra il caso di Aleksandr Pavlov in Spagna e quello di Alma Shalabayeva in Italia. Secondo le informazioni ricevute da Open Dialog, il ramo spagnolo di Interpol ha fatto forti pressioni sulla divisione penale dell’Alta Corte per accelerare la procedura. Considerata tale anomala attività da parte del ramo spagnolo di Interpol, è molto probabile che, proprio come nel caso di Alma Shalabayeva, un aereo stesse già aspettando Pavlov per riportarlo in Kazakistan. Tali azioni da parte del ramo spagnolo di Interpol potrebbero indicare forti pressioni dalle autorità sovrintendenti.
Esortiamo l’Unione europea e le organizzazioni internazionali a monitorare da vicino il caso e invitiamo le autorità spagnole a revocare l’ordine di estradizione. In caso di estradizione di Pavlov in  Kazakistan, la responsabilità dovrebbe ricadere su coloro che hanno messo a rischio la sua salute e la sua vita, contro gli obblighi internazionali della Spagna in merito alla salvaguarda dei diritti umani.

Per ulteriori informazioni, contattare:
Anna Koj, Open Dialog Foundation
@: a.koj@odfoundation.eu
T: +32 (0)470 69 34 24


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