Senza|tomica è una campagna, promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, per generare consapevolezza sulla minaccia delle armi nucleari. La Federation of America Scientists ha calcolato che ci siano nel nostro pianeta 17.225 testate nucleari. Del potere distruttivo delle armi atomiche/nucleari, che a differenza delle armi chimiche e batteriologiche non sono state ancora messe ancora al bando dalla comunità internazionale, non se ne parla, eppure ci conviviamo, anche qua in Italia. Per quanto gli operatori delle varie basi militari affermino di poter garantire controlli sulla sicurezza delle testate più volte in passato è stata sfiorata la tragedia di una guerra nucleare anche per futili errori umani. Oltre ciò dobbiamo considerare l’impossibilità di sapere in che condizioni siano le testate nucleari in alcuni paesi di cui è impossibile ricevere informazioni e quante bombe ormai sul pianeta siano diventate pericolose poiché vecchie e a rischio di deterioramento.
L’Orologio dell’apocalisse (Doomsday Clock, orologio simbolico creato dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago nel 1947) è stato più volte vicino alla mezzanotte, ora che simboleggia la fine del mondo, ovvero l’autodistruzione dell’umanità tramite una guerra atomica. Al momento della sua creazione, durante la guerra fredda, l’orologio fu impostato a sette minuti dalla mezzanotte. Quando la tensione fra Stati Uniti e URSS erano altissima, dopo la fallita invasione della Baia dei Porci a Cuba, pare che Kennedy riferì a Krusciov quante testate atomiche possedesse e che il russo rispose che a lui ne sarebbe bastata solo una.
Chi non ha vissuto il periodo della guerra fredda probabilmente non ha conosciuto la sensazione di pericolo di un’eventuale guerra atomica. Hiroshima e Nagasaki, città rase al suolo e avvelenate dalle bombe, testimoniano ad oggi la diabolica assurdità di un atto di forza su una popolazione inerme. Impossibile difendersi dalle armi nucleari e il maggior possesso di testate di uno stato rispetto ad altri è solo un’assurdità che è stata propinata per sicurezza.
«Mentre i governi si riuniscono per discutere come affrontare le molte sfide che stanno di fronte all’umanità, persiste una totale mancanza di strategia comune nell’affrontare quello che è probabilmente il maggior pericolo in assoluto: le armi nucleari. E’ come se ci fossimo addormentati ai comandi di un aereo che procede a grande velocità. Non possiamo scegliere tra non-proliferazione e disarmo. Dobbiamo affrontare ambedue gli impegni con l’urgenza che l’importanza della sfida esige.» (Kofi Annan, ex segretario delle Nazioni Unite)
Nel 1968 venne sottoscritto da 187 stati il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari, ma questo trattato non garantisce affatto la sicurezza umana in quanto impedisce solo la creazione di nuove testate agli stati firmatari non-nucleari e la cessione da parte degli stati nucleari di fornire le tecnologie necessarie per la loro creazione.
«Il nostro mondo ha generato uno strano concetto di sicurezza e un perverso senso della moralità. Le armi sono conservate come tesori mentre i bambini sono esposti all’incenerimento» Bertrand Russell
Le Nazioni Unite nel settembre 2.000 si sono impegnate a realizzare 8 Obbiettivi di Sviluppo del Millennio quali: 1.Sradicare la povertà estrema e la fame 2. Rendere universale l’istruzione primaria 3. Promuovere la parità dei sessi e l’autonomia delle donne 4. Ridurre la mortalità infantile 5. Migliorare la salute materna 6. Combattere l’HIV/AIDS, la malaria e altre malattie 7. Garantire la sostenibilità ambientale 8. Sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo. L’istituto di Ricerche sulla Pace di Stoccolma ha stimato che con meno del 7% dei soldi destinati nel 2.011 per le spese militari si sarebbero potuti realizzare, per quell’anno, tutti gli 8 Obbiettivi del Millennio.
La rincorsa ad una sicurezza fatta con armi e tecnologie strategicamente sempre più complesse è un paradosso, fino a che non si eliminano le cause che generano o favoriscono le guerre tutta l’umanità sarà sempre in pericolo. Senza|tomica è una campagna fatta da persone comuni e diretta alle persone comuni affinché rifiutino questo paradosso e rivendichino un mondo libero da armi. Lo scopo è la creazione di un movimento di opinione per l’elaborazione e l’adozione di una Convenzione Internazionale sulle Armi Nucleari.
«Non siamo semplici vittime delle forze della storia, né siamo vittime del passato. Al contrario, possiamo dare forma e direzione alla storia. E il compito più urgente che abbiamo oggi è rinnovare la fiducia nella capacità degli individui di creare il futuro, sia al livello della singola persona che della collettività» Daisaku Ikeda.
Sono già milioni di persone in tutto il mondo che stanno promuovendo l’approvazione della convenzione per la messa al bando delle armi nucleari. E’ necessario prendere consapevolezza che possiamo, come piccole gocce, creare un’ondata gigantesca che possa far cambiare la tendenza dalla distruzione alla costruzione di un mondo dove ogni singola vita umana è ritenuta di inestimabile valore. Ci possiamo allenare a questa consapevolezza trasformando il nostro atteggiamento nei confronti dei conflitti, anche quelli piccoli che riguardano la nostra ordinarietà. Il dialogo sta alla base della trasformazione, Senz|atomica è una fantastica occasione per conoscere, riflettere e mettere una causa per un mondo davvero libero da assurdi giochi di forza che portano solo alla distruzione totale.
Questa campagna è partita in Italia con una mostra a Firenze nel 2.011, mostra che da allora sta girando grandi e piccoli centri in Italia.Dal 20 Febbraio al 9 Marzo sarà in contemporanea a San Marino e a Empoli in piazza Farinata degli Uberti. Tutte le informazioni si possono trovare nel sito www.senzatomica.it