Dalla paradossale situazione dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati con pochi dipendenti per gestire 12 mila beni al loro riutilizzo sociale il vero problema è quello di rendere conveniente la legalità. C’è un patrimonio di esperienza e possibilità di creare lavoro vero partendo dalle buone pratiche dei beni confiscati per l’inclusione sociale, servizi alla persona , comunità d’accoglienza e centri d’ascolto o per immigrati. A Tg1/Fa’ la cosa giusta , a cura di Giovanna Rossiello, Enrico Fontana , coordinatore nazionale di Libera.
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