Per uscire dalla crisi ci voglio soldi per imprese e famiglie.
I “soldi buoni” possono venire dalla lotta all’evasione fiscale, da una rinegoziazione dei vincoli di spesa con l’Europa e dal minor tempo richiesto per gli adempimenti (semplificazione) e per la tutela dei danni (giustizia civile).
Questo mix di benefici denaro-tempo è ormai urgente per il Paese, ma ancora di più lo è la riforme elettorale.
Infatti, solo una nuova legge elettorale può scongiurare il bis delle larghe intese, che arredano le istituzioni, ma non trovano soluzioni.
La continuità nella coabitazione tra partiti con visioni sociali opposte è una lunga perdita di tempo.
Perché impedisce il cambiamento radicale di cui ha bisogno il Paese.
Questa attesa è diventata usurante per la democrazia.
Quello che affascina dell’ “uomo forte” quando si affaccia da un balcone – televisivo o sulla rete – è la sua promessa di semplificazione e di cambiamento rapido, che una massa di bisognosi esasperati dall’attesa è disposta con entusiasmo a barattare con la democrazia.
L’attese delle larghe intese hanno consumato la fiducia nella politica.
Se non si provvede subito, l’emergenza divorerà la prudenza.
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