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Ferrara: nuovo rinvio processo diffamazione contro cronisti

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Accusati dal primo pm che si occupò della morte di Federico Aldrovandi. La madre del giovane: “giornalisti fondamentali per far emergere la verità”

Nuovo rinvio – al 6 maggio prossimo – nel processo in corso a Mantova che vede il giornalista della Nuova Ferrara Daniele Predieri e l’ex direttore (ora alla Gazzetta di Mantova) Paolo Boldrini imputati per diffamazione ai danni del magistrato Mariaemanuela Guerra, primo titolare delle indagini sulla morte di Federico Aldrovandi, più volte criticato dalla famiglia per la sua condotta.

Il rinvio è stato chiesto dall’avvocato dell’ex pubblico ministero di Ferrara, il professor Giovanni Flora di Firenze. Guerra, passata al Ministero di Giustizia, era impegnata in una missione a Bruxelles e ha dichiarato di non aver mai ricevuto la convocazione per l’udienza.

Per la stessa vicenda La Nuova Ferrara deve difendersi anche in sede civile, al Tribunale di Ancona: la richiesta di riarcimento danni presentata dal magistrato, per quella che ritiene essere stata una campagna diffamatoria condotta a suo danno, è di un milione e mezzo.

“Nella tragedia che ha sconvolto la nostra famiglia, la stampa e i giornalisti finiti sul banco degli imputati hanno avuto un ruolo fondamentale per far emergere la verità”, ha commentato Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi, imputata anche lei e assolta, insieme ad altri due giornalisti, un anno fa in questo stesso processo. “La società dovrebbe ringraziare i cronisti che hanno avuto il coraggio di andare avanti tra mille ostacoli, messi anche da uomini dello Stato che hanno abusato del loro potere. Io e la mia famiglia possiamo affermare di aver raccolto i frutti del loro impegno civile, quando i responsabili sono stati condannati dal Tribunale di Ferrara a tre anni e sei mesi”, ha aggiunto.

MF – OSSIGENO


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