“Un incidente “inquietante” alle rotative, che ha impedito la stampa ieri notte e la diffusione oggi del quotidiano L’Ora della Calabria”, getta una luce sinistra sui processi dell’informazione nella regione. Franco Siddi e Carlo Parisi (Fnsi e Sindacato Giornalisti della Calabria), chiedono ad alta voce alle autorità preposte che si faccia presto chiarezza sull’accaduto e si possa restituire serenità a chi fa informazione nella regione, perché l’incidente, se c’è stato davvero, è accompagnato da troppe circostanze ambigue se non oblique.
Ricostruire la vicenda vale forse più di ogni timore e di ogni giudizio. Il direttore del giornale, Luciano Regolo, ha infatti denunciato pressioni perché fosse censurato un articolo su una indagine relativa al figlio del senatore Tonino Gentile, Andrea, sotto inchiesta per presunto abuso d’ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere sul cosiddetto caso dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Una discussione, su questo punto, tra il direttore e l’editore sarebbe stata inframmezzata dalla telefonata di uno stampatore, che avrebbe tentato di convincerlo a non pubblicare la notizia, con una metafora solitamente usata per indicare un rischio grave per le persone che si trovano davanti un “cinghiale ferito”.
Fatto è che alle due della notte lo stampatore avrebbe comunicato l’impossibilità a mandare in stampa il giornale per un improvviso guasto alle rotative.
L’Editore, Alfredo Citrigno, nega censure e dice di aver solo chiesto al direttore la verifica accurata sulla fondatezza delle notizie sul figlio del senatore Gentile. Lo stampatore, Umberto De Rose, replica negando qualsiasi intervento preventivo e qualsiasi simulazione di incidente alle rotative. Il Comitato di redazione manifesta “sdegno per le pressioni subite dal giornale che ne hanno impedito la pubblicazione”. Ce n’è abbastanza, insomma, per pensare seriamente ai rischi della libertà di stampa e per pensare anche ad altro. Non vorremmo trovarci un giorno ad apprendere che, effettivamente, “a pensar male si fa peccato, ma qualche volta, ci si azzecca”, secondo il detto di andreottiana memoria.
Fnsi e Sindacato Giornalisti della Calabria denunciano con preoccupazione e allarme la vicenda della mancata pubblicazione dell’Ora e si pongono al fianco dei colleghi del giornale e dei cittadini che hanno bisogno di una stampa libera da condizionamenti, da censure e da qualsiasi forma di pressione impropria e intimidazione”.