Impreviste o imprevedibili, continuano a crescere le vittime della discussa finanziaria crocettiana che coinvolge gli Enti e le Province siciliane. I tagli ai beni culturali, drasticamente passati dai sei milioni e mezzo di euro del 2012 ad un milione e seicentomila nel 2013, questa volta coinvolgono la città di Trapani. È lo stesso sindaco Vito Damiano a comunicare infatti, lo scorso giovedì, la chiusura della storica Biblioteca Fardelliana, la terza in ordine di importanza sul territorio isolano.
“Se Regione o Provincia non interverranno -annuncia il sindaco- sarà adottata l’amara e sbalorditiva decisione di chiudere la massima espressione culturale di un intero territorio.”
La sopravvivenza della Fardelliana è stata garantita fino ad oggi dai fondi stanziati annualmente dallo stesso Comune di Trapani e dalla Provincia, rispettivamente con duecentodiecimila e duecentocinquantamila euro.
“Soppresse le province -chiarisce Maria Pia Erice, portavoce dell’associazione Trapani Cambia- alla fardelliana viene a mancare un contributo fondamentale che non è possibile rimpiazzare a causa dei pesanti tagli agli Enti culturali previsti dall’ARS.” La notizia non arriva esattamente come un fulmine a ciel sereno. Almeno non alla Giunta Comunale. “La biblioteca -ci spiega il consigliere di Lista Fazio Felice D’angelo- è stata oggetto di discussione fin dalla variazione legislativa delle province, specie per quanto concerne le contribuzioni della stessa Provincia Regionale. La chiusura era dunque prevedibile da diversi mesi, ma il comunicato del primo cittadino conferma un’autonomia economica di soli altri tre mesi.”
Sorta nel 1830 su iniziativa del generale Giovan Battista Fardella e del letterato Giuseppe Berardo Di Ferro, la biblioteca vanta un patrimonio di centocinquantaduemila volumi dal XIV al XIX secolo, fra manoscritti e libri -il più antico dei quali un incunabolo di Sant’Agostino del 1467- nonché fotografie, materiale multimediale, gli atti del Senato dal 1300 al 1799, una raccolta di stampe antiche e una preziosa emeroteca che conserva periodici a partire dal 1800.
Inevitabile la rabbia fra chi alla Fardelliana ha dedicato la vita. “Lavoro da trentaquattro anni in biblioteca- racconta Loredana Gagliani, bibliotecaria- dove sono entrata appena ventunenne. Ho abbandonato l’università per questo lavoro di cui, col tempo, dopo un impatto duro, mi sono innamorata. Gli amanti della cultura, gli studiosi, qui trovano sempre qualcosa di prezioso e spesso introvabile. Ma tutto è stato svilito, mortificato, umiliato dai tanti politicanti che si sono avvicendati nel tempo. Un’agonia lenta che adesso corre il rischio di trasformarsi in morte. Non si sa che fine faremo, non abbiamo più fondi sufficienti, a furia di tagli, e con la soppressione delle province siamo arrivati al capolinea.”
La sede della biblioteca è stata peraltro oggetto solo nel 2008 di un restauro costato alla Regione circa un milione di euro dei fondi POR 2000-2006.
Da allora la fardelliana è diventata punto di riferimento per gli studenti universitari e spazio aperto alle attività delle numerose associazioni culturali locali. Un luogo vivo, dove presente e passato si intrecciano rendendolo insostituibile per i trapanesi.
“È soprattutto per questo -continua il consigliere D’Angelo- che ieri ho presentato un’istanza in cui chiedo al sindaco, alla giunta, ai consiglieri comunali, ai dirigenti delle partecipate e a chiunque ricopra un incarico pubblico, una riduzione del cinquanta per cento della propria indennità, fino al raggiungimento di una concreta soluzione. Finora però non ho avuto alcun riscontro.”
Al silenzio politico, fa eco tuttavia la mobilitazione dal basso. Che parte, ancora una volta, dai Social Network.
E se l’incontro pubblico organizzato dall’associazione Trapani Cambia su Facebook, previsto per domani alle 16 presso la Sala Torrearsa della stessa Fardelliana, conta già più di quattrocento partecipanti, partono le raccolte firme on line. “Quando una biblioteca chiude -si legge sulla pagina Facebook di Trapani Cambia- chiude un pezzo di civiltà. Non è possibile accettare la chiusura della Biblioteca Fardelliana di Trapani, presidio di cultura e civiltà presente nel nostro territorio da quasi due secoli. Con la cultura si vince, con la chiusura della Biblioteca Fardelliana perdiamo tutti.”