La bozza della Carta di Lampedusa si presenta come un trattato ideologico sui diritti dell’uomo, senza alcuna restrizione di spazio e di movimento. Una linea guida che riporta all’origine della natura umana, scevra quindi da condizionamenti sovrapposti col passare del tempo da Stati e confini. Ogni uomo ha diritto di muoversi e se lo fa ha diritto di organizzare la propria vita senza dover subire discriminazione alcuna. Partendo da questi semplici presupposti un ampio numero di volontari, sensibili e preparati sul tema dell’immigrazione clandestina, si sono dati appuntamento a Lampedusa per la stesura definitiva del documento che dall’isola trae appunto il nome. La Carta di Lampedusa vedrà associazioni e individui intenti in un ambizioso progetto: un testo unico sulle migrazioni e sui diritti dell’uomo redatto nella fase embrionale grazie alla collaborazione di tutti attraverso una piattaforma digitale. Una guida scritta dal basso che potrebbe illuminare chi invece si ostina ad applicare politiche restrittive a difesa di una economia arroccata e fallimentare come se la migrazione potesse devastarne gli equilibri più di quanto questi non siano già drammaticamente lesi. L’ultima fase dei lavori quindi trasferisce dal virtuale Docuwiki all’incontro fisico su Lampedusa i promotori e redattori. A loro si uniscono anche tecnici, registi e volontari sparsi che permetteranno a quanti sull’isola non si sono potuti recare di seguire le assemblee e il procedere del testo in diretta streaming. Tre giorni, dal 31 gennaio al 2 febbraio, per celebrare sull’isola simbolo della migrazione mediterranea la chiusura di un ambizioso progetto al quale dovrà seguire, con impegno già sottoscritto dai partecipanti, un altrettanto impegnativo lavoro di diffusione. Spesso, infatti, le leggi riescono ad essere modificate grazie a percettibili nuove correnti culturali, forti abbastanza da obbligare i singoli paesi o le unioni di tali Stati a tenerne conto. Un testo lungo e articolato si propone di essere scritto da un insieme di cittadini, per la prima volta, senza vincoli o condizionamenti di alcun tipo. La curiosità della popolazione insulare è stata soddisfatta dall’incontro con i primi redattori giunti sull’isola e pare che parte dell’iniziativa sia anche stata condivisa. Gli incontri e le assemblee si terranno presso la sala conferenze dell’aerostazione di Lampedusa e tutta la popolazione è invitata a partecipare, isolana e non. Ogni partecipante però aderisce a proprie spese. Il progetto Carta di Lampedusa infatti non beneficia di finanziamenti e i fondi necessari sono stati reperiti con le donazioni del sistema crowdfunding. Articolo 21 seguirà il procedere dei lavori fornendo ulteriori aggiornamenti. La diretta streaming sarà invece fruibile su www.sherwood.it