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Siria, la coerenza di un negazionista

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Ecco perché il negazionista dell’Olocausto, il lefebvriano Richard Williamson, sostiene Assad. Le sue “idee” divulgate dall’ex confessore di Priebke.

Un buon negazionista non si smentisce. Monsignor Richard Williamson, uno dei quattro vescovi lefebvriani, quello che con le sue dichiarazioni negazioniste dell’Olocausto mise a soqquadro il Vaticano e tutto il mondo cattolico, compresi i suoi confratelli antisemiti lefebvriani, non poteva che essere un sodale di Assad e del suo progetto genocida. Oltre che, ovviamente, del suo tentativo di NEGARE l’evidenza.

Le sue idee, che qui riproduciamo fedelmente, le ha rese note al pubblico uno dei confessori di Priebke, don Curzio Nitoglia; e che non sia un caso ci sembra scontato.

Ecco la “visione” di Williamson:

1 – La Banca Centrale della Siria è di proprietà dello Stato e da esso controllata, per servire l’economia nazionale e il popolo siriano, invece di arricchire i banchieri internazionali delle nazioni occidentali e di Israele, i quali impongono, a quasi tutte le nazioni del mondo, prestiti usurai che generano artificiali crisi debitorie con le quali queste nazioni sono praticamente schiavizzate.

2 – La Siria non ha alcun debito col Fondo Monetario Internazionale (FMI). Il FMI agisce nella catalogazione dei debiti come una polizia dei banchieri internazionali. Ogni nazione saggia resta fuori dalle grinfie del FMI, ed è quello che la Siria è riuscita a fare, ma i banchieri non sono affatto felici per tale saggezza.

3 – La Siria ha bandito le sementi geneticamente modificate, o “Franken-food”, perché Bashar Assad vuole proteggere la salute del suo popolo. Il “Franken-food” [cibo di Frankenstein] equivale al controllo dell’alimentazione, che significa controllo della popolazione. Ovviamente il NOM favorisce il “Franken-food” (gli USA lo imposero appena conquistato l’Iraq).

4 – La popolazione della Siria è ben informata sul NOM, e della sua dominazione dei politici fantoccio del mondo tramite i suoi think-tank e le sue società segrete, discutono apertamente in Siria i media e le università. Tale trasparenza è anatema per il NOM, che deve mantenere le sue operazioni nel buio.

5 – La Siria ha enormi riserve di petrolio e di gas, e sta lavorando per sfruttarle indipendentemente dalle gigantesche compagnie petrolifere occidentali come Shell e Texaco. Il NOM ama il petrolio, ma non gli piace per niente l’indipendenza del petrolio.

6 – La Siria si oppone chiaramente e inequivocabilmente al sionismo e a Israele. Negli ultimi anni anche i media occidentali indegni hanno reagito alla trasformazione virtuale della Palestina in un mega-Goulag. La Siria denuncia questa brutale segregazione imposta da Israele. Ovviamente le lobby ebraiche del mondo intero si uniscono per usare tutta la loro influenza per porre fine a tale ferma opposizione ai loro compagni ebrei in Israele.

7 – La Siria è uno degli ultimi Stati secolari musulmani in Medio Oriente, e si rifiuta di riconoscere qualunque superiorità di quel popolo che pretende ancora di essere il Popolo Eletto di Dio (anche 2000 anni dopo l’Incarnazione del Figlio di Dio, Gesù Cristo, che smise di scegliere il Suo popolo per la razza e decise disceglierlo per la fede- Romani III, IV, ecc.). Le stesse lobby castigheranno ogni rifiuto della loro superiorità, sia religiosa sia razziale.

8 – La Siria mantiene con orgoglio e protegge la sua identità nazionale, politica e culturale, mentre il NOM cerca di fondere tutte le nazioni (tranne una) in un unico agglomerato di pecoroni humani, in vista dell’approssimarsi dell’Anticristo.

Da ilmondodiannibale.it


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