Un progetto di legge elettorale pieno di buchi, ma che eviterà in futuro – grazie al ballottaggio con premio – di dover governare con Berlusconi. Non è poco. Ma restano le liste bloccate, corte ma scelte dai partiti.
Si può correggere questo limite con le primarie?
Sì, ma sarebbero un correttivo che già in molti vogliono facoltative e non previste per legge. Cioè, il minimo sindacale per garantire un straccio di diritto di rappresentanza agli elettori. Troppo poco anche per i cittadini ormai consapevoli della necessità di un realismo, che richiederà più interventi di revisione della legge elettorale nei prossimi anni.
La lezione è chiara: per perdere un diritto basto pochissimo tempo; per riconquistarlo ci vorranno anni di lotta.