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Sesso, stampa e potere

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Il presidente Hollande e la sua amante. La stampa si e’ spinta troppo in la’ o no? La grande stampa francese prende le distanze da “closer”la rivista scandalistica che ha messo in piazza gli incontri segreti di Hollande. Fatti privati ininfluenti sugli affari pubblici scrive ad esempio Liberation e perfino Marine Le Pen appoggia per una volta Hollande:”non c’e’ spreco di soldi pubblici quindi sono affari suoi”. Puo’ essere (non ci sono certezze granitiche neanche nel diritto in quest’ambito)ma i miei lunghi anni di lavoro negli stati uniti mi fanno propendere per una versione piu’americana che francese della liberta’ di informazione. Negli Stati Uniti il politico, una volta eletto, non puo’ piu’avere zone nascoste al pubblico. Perfino il suo bollettino medico viene reso noto. L’idea di fondo e’ che l’interesse pubblico prevale sulla privacy.Principio rischioso, certo, che urta la suscettibilita’ francese sulla inviolabilita’ della privacy di un individuo , Hollande e oltre che presidente e’anche privato cittadino. Ma nel momento in cui bisogna scegliere non ho dubbi:meglio rischiare l’invasione di campo della privacy che limitare il diritto all’informazione. altrimenti la deriva possibile e’ un controllo del potere sui mezzi di informazione, il male peggiore per una democrazia moderna.


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