Il bel testo dell’appello spagnolo che sarà consegnato alla Cortes il 1 febbraio: “Nessuna maggioranza politica nata dalle urne è legittimata a convertire i diritti in delitti”.
Arrivano da tutta Spagna le adesioni al “Treno della libertà” (http://www.eltrendelalibertad.com/), che arriverà a Madrid il 1 febbraio, per consegnare alla Cortes questo appello: Perché io decido
Perché io decido a partire dall’autonomia morale, che è la base della dignità personale, non accetto imposizioni, o proibizione alcuna per quanto riguarda i miei diritti sessuali e riproduttivi e, perciò, la mia realizzazione come persona. Come essere umano autonomo mi rifiuto di essere sottomessa a trattamenti degradanti, ingerenze arbitrarie e tutele coercitive nella mia decisione di essere o meno madre.
Perché sono libera invoco la libertà di coscienza come il bene supremo su cui fondare le mie scelte. Considero cinici quelli che fanno appello alla libertà per limitarla e malevoli quelli ai quali non importandogli la sofferenza causata vogliono imporre a tutti i propri principi di vita basati su ispirazioni divine. Come essere umano libero mi nego ad accettare una maternità forzata e un regime di tutela che condanna le donne alla “minore età sessuale e riproduttiva”.
Perché vivo in democrazia e sono democratica accetto le regole del gioco che tracciano i confini dei diritti dai peccati e della legge dalla religione. Nessuna maggioranza politica nata dalle urne, per molto assoluta che sia, è legittimata a convertire i diritti in delitti e ad obbligarci a seguire principi religiosi mediante una sanzione penale. Come cittadina esigo che quelli che ci governano non trasformino il potere democratico, salvaguardia della pluralità, in dispotismo.
Perché io decido, sono libera e vivo in democrazia esigo dal governo, da qualunque governo, che promulghi leggi che favoriscano l’autonomia morale, preservino la libertà di coscienza e garantiscano la pluralità e la diversità di interessi.
Perché io decido, sono libera e vivo in democrazia esigo che si mantenga l’attuale Legge sulla salute sessuale e riproduttiva e sull’interruzione volontaria di gravidanza per favorire l’autonomia morale, preservare la libertà di coscienza e garantire la pluralità di interessi di tutte le donne.