Il consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti interviene sul provvedimento che costringe tre giornalisti a pagare 129 euro per “pubblicazione arbitraria”
“Piena solidarietà ai colleghi bolognesi condannati per aver pubblicato una notizia vera, verificata e di rilevanza pubblica”: è quanto afferma in un ordine del giorno approvato all’unanimità il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, intervenendo a sostegno dei tre colleghi (Paola Cascella di Repubblica, Gilberto Dondi del Resto del Carlino e Gianluca Rotondi del Corriere di Bologna) condannati a un’ammenda di 129 euro per “pubblicazione arbitraria” di un atto giudiziario coperto da segreto.
L’Odg ricorda il “valore simbolico” del decreto penale di condanna, ma afferma che si tratta comunque di “una ‘macchia’ per i tre cronisti”, che hanno raccontato di un’inchiesta a carico di Giovanni Errani, all’epoca alla guida della coop Terremerse, “accusato al tempo di avere truccato dei documenti al fine di ricevere un milione di euro dalla Regione guidata da suo fratello, Vasco”.
I tre giornalisti, prosegue l’Odg, hanno annunciato che si opporranno al decreto, andando eventualmente a processo. “L’attribuzione di reato di ‘pubblicazione arbitraria’ – prosegue l’ordine del giorno – non è giustificata di fronte al diritto-dovere del giornalista, una volta che ne sia entrato in possesso, di informare i propri lettori su di una notizia dall’indiscutibile interesse pubblico. Condannare dei giornalisti per un simile reato suona, pertanto, come un condizionamento alla libertà di stampa”.
MF – OSSIGENO