Minori stranieri: 246 comuni hanno già assegnato la cittadinanza onoraria

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Solo a febbraio erano 106. I dati di Unicef Italia, che insieme all’Anci aveva sollecitato le amministrazioni a prendere queste iniziative simboliche per anticipare la riforma della legge. Ultimo comune, L’Aquila

In attesa di una riforma della legge sulla cittadinanza per i figli d’immigrati nati e cresciuti nel territorio italiano, crescono rapidamente i comuni italiani che scelgono di conferire ad essi la cittadinanza onoraria. Solo un anno fa erano 106, oggi secondo i dati dell’Unicef sono già 246 quelli che hanno aderito a una sollecitazione in tal senso avanzata dalla stessa della sede italiana dell’agenzia Onu per i minori e dall’Anci.

L’ultima grande amministrazione a compiere questo gesto simbolico è stata L’Aquila. Ieri, giorno dell’Epifania, nel corso di un consiglio comunale straordinario svoltosi all’Auditorium del Parco, il sindaco Massimo Cialente ha consegnato ad un centinaio di bambini nati in Italia da giovani stranieri, la pergamena che riconosce ai giovanissimi ancora senza cittadinanza l’appartenenza simbolica al loro comune, insieme ad una copia della Costituzione. “E’ normale che bambini nati a L’Aquila siano considerati aquilani a tutti gli effetti – ha dichiarato il sindaco – E’ normale riconoscere loro i nostri stessi diritti ed è più che mai necessario accelerare l’italianità di chi in Italia è nato, pur se da genitori stranieri”.Dello stesso parere anche il consigliere di minoranza Ettore di Cesare, promotore dell’ordine del giorno: “E’ un provvedimento simbolico – ha sottolineato – ma utile a lanciare un messaggio forte a livello nazionale. Dobbiamo dare a questi bambini le se stesse opportunità, gli stessi diritti che sono stati dati ai nostri nonni nel momento in cui gli immigrati erano loro. Va cambiata la Bossi-Fini perché è solo attraverso politiche sociali volte all’accoglienza che una collettività è in grado di crescere”.

Solo nel 2012 secondo l’Istat, sono stati 80 mila i nuovi nati da entrambi i genitori stranieri (il 15% sul totale dei nati) che tuttavia, in base alla normativa vigente, non possono acquisire la cittadinanza dalla nascita.

Tra i 246 comuni accomunati da questa scelta sono entrati nel solo 2013 Milano,Torino, Bologna, Napoli, Pordenone, Perugia, Pesaro Urbino, Crotone, Catanzaro, Savona, Arezzo, Cremona, Ferrara, Salerno, La Spezia. Molti poi i piccoli comuni da nord a sud. “E dal 20 novembre, giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – riferisce l’Unicef – le adesioni aumentano di giorno in giorno”. (Lucia Ghebreghiorges)

Da redattoresociale.it


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