Befera, numero uno dell’Agenzia delle Entrate, comunica alla Commissione vigilanza sull’anagrafe tributaria che le casse dello Stato vantano un credito di 545 miliardi, ma solo il 5-6% sarà recuperabile. Tutto il resto, dovuto da deceduti, falliti e nullatenenti, sarà praticamente impossibile ottenerlo. Aggiunge che il fenomeno dei coniugi con doppia residenza (per “ovviare” alle imposte e tasse su seconde abitazioni) è spaventosamente aumentato, dati i tempi di crisi e, per quanto si tenti di contenerlo è difficile scovarlo in quanto è indispensabile risalire a monte del problema.
In quel 5/6% erano già compresi quei circa 2 miliardi di cui alla notizia apparsa, in contemporanea alla comunicazione del direttore generale, sulla presunta evasione fiscale della signora Angiola Armellini ché (quando si dice la combinazione!) pare abbia anche circa 1200 unità immobiliari (!) per lo più in Roma per le quali sarebbero mai state versate imposte? E, si suppone, avendo la signora residenza monegasca, quelle 1200 saranno tutte seconde abitazioni e pertinenze, naturalmente non occupate ché altrimenti l’Agenzia dell’Entrate avrebbe intercettato il canone di locazione. Ma forse erano tutte in comodato gratuito…
In ogni caso noi si spera che queste (supposte) evasioni siano da aggiungere alla ridicola percentuale di cui sopra e inoltre che la signora goda d’ottima salute e che nelle more non fallisca. Ora si tratta solo più d’accertare che la signora non risulti nullatenente ché altrimenti ci tocca inserirla nell’insoluto del 94%…