Sono passati quattro anni dal 12 gennaio 2010, quando il terremoto sconvolse Haiti e uccise oltre 200 mila persone. Ong e associazioni, da quel giorno, non hanno mai smesso di lavorare. Dossier di Vis e Salesiani Don Bosco. La “ricostruzione dell’umano” di Asvi
ROMA – Sono passati quattro anni dal 12 gennaio 2010, quando il terremoto sconvolse Haiti e uccise oltre 200 mila persone. Ong e associazioni, da quel giorno, non hanno mai smesso di lavorare a sostegno della popolazione colpita e, alla vigilia del quarto anniversario, lanciano un appello perché non si dimentichino le difficili condizioni in cui la popolazione ancora vive.
La “ricostruzione dell’umano” di Asvi. La popolazione vive per la maggior parte in situazioni di povertà inaccettabile e i diritti, anche i più elementari, non sono garantiti: 170 mila gli sfollati, 600 mila gli haitiani che vivono in condizioni di insicurezza alimentare. La strada verso la ricostruzione è lunga e difficile, ma “dal 2010 sono stati fatti passi enormi – sottolinea l’Asvi – e il programma di ricostruzione avviato comincia a dare i suoi frutti e i miglioramenti si vedono”. L’associazione ha avviato da subito attività mirate a contrastare la malnutrizione e a ricostruire le strutture comunitarie: 40 mila persone sostenute con beni e servizi di prima necessità, 19 strutture realizzate tra scuole, centri nutrizionali e educativi e un ristorante comunitario, ristrutturato un acquedotto per fornire acqua a 10 mila persone; 36 mila bambini in fase d’allattamento sostenuti con supplementi nutrizionali, 1.500 bambini scolarizzati e kit scolastici (quaderni, libri, zainetto) per altri 40 mila bambini. E ancora formazione e assistenza tecnica e sementi a 9.000 contadini e 120 mila medicinali distribuiti. “E’ necessario che la comunità internazionale e i donatori non abbandonino Haiti – sostiene Fiammetta Cappellini, responsabile dei progetti sull’isola – Questo è il momento di fare un passo ulteriore: dalla ricostruzione fisica delle case e delle infrastrutture alla ‘ricostruzione dell’umano’, affinché le popolazioni colpite tornino a condurre una vita dignitosa”.
Scuole e sostegno al reddito, l’aiuto di Vis e Salesiani Don Bosco. Spenti i riflettori internazionali sulla tragedia, siamo restati con un programma di intervento pensato da subito per andare oltre la fase dell’emergenza, realizzando nel medio e lungo periodo le fasi della ricostruzione e dello sviluppo umano”. Le due organizzazioni hanno diffuso un dossier sulle attività svolte: 790 bambini e bambine coinvolti nel programma scolastico, formazione dei docenti, una mensa scolastica per garantire a tutti gli allievi un pasto caldo al giorno, ma anche sostegno al reddito per le famiglie rimaste senza nulla (dal 2011 circa 2800 persone inserite nel programma di Attività Generatrici di Reddito) e ancora la costruzione di Centri di accoglienza per i giovani e bambini di strada. “I risultati che leggerete nel dossier sono frutto del lavoro di squadra dei nostri volontari internazionali e dei donatori pubblici e privati – sottolineano – che hanno scelto di sostenere i nostri progetti. Ringraziamo in particolar modo la Caritas Italiana, la Conferenza Episcopale Italiana e ognuno dei nostri donatori privati”.