Ieri i giornalisti de l’Unità hanno scioperato per difendere l’identità e la storia del quotidiano fondato da Antonio Gramsci. Avevamo chiesto risposte chiare all’editore su due punti per noi ineludibili: la riacquisizione delle quote azionarie detenute dalla ex senatrice di FI Maria Claudia Ioannucci, e la sostituzione dell’amministratore delegato Fabrizio Meli, il quale, consentendo l’ingresso della Ioannucci, ha determinato un gravissimo danno alla testata. Il giorno dopo la risposta dell’azienda è stata il rinvio del pagamento di spettanze che dovevano essere erogate già un mese fa.
Avvertiamo fin da ora azienda e azionista che queste ritorsioni non ci fermeranno nella nostra battaglia in difesa del nostro giornale. Rivendichiamo con orgoglio al lavoro della redazione e a null’altro il notevole recupero di copie registrato in novembre (+33%). Questo dato è la dimostrazione che l’Unità è innanzitutto dei giornalisti e dei suoi lettori.
Con loro proseguiremo la nostra lotta, che renderà ancora più significativa la celebrazione dei 90 anni di vita di quella che è stata – e vogliamo continui ad essere- la storica testata della sinistra.