“Cosa sta succedendo all’AdnKronos? 20 giornalisti in corso di licenziamento, 3 poligrafici in meno da un giorno all’altro: un mediacidio che continua giorno dopo giorno, fin nel cuore di una delle più importanti agenzie di stampa italiane”. Lo scrive in una nota il gruppo Media Initiative. “Dove oggi tutto precipita: Media Initiative ha contattato giornalisti di AdnKronos che raccontano una realtà ben lontana dal civile confronto: l’editore-direttore dell’agenzia di stampa li avrebbe minacciati di sgombero con la forza pubblica”.
“Ulteriori aggregazioni, quali ad esempio l’assemblea permanente, non potranno essere tollerate. In caso contrario l’Azienda non esclude il ricorso alle forze dell’ordine”. E’ quanto si legge su un comunicato dell’editore di AdnKronos, una minacciosa comunicazione recapitata ieri al Comitato di Redazione dell’agenzia che richiedeva la convocazione di una assemblea permanente in concomitanza con l’audizione alla commissione Cultura della Camera dei Deputati. Alla domanda di confronto dei cronisti, preoccupati per il loro lavoro, viene risposto con la minaccia dell’uso dei manganelli. E questo avviene a Roma, in un bel palazzo del centro, mentre l’Italia si predispone ad assumere la Presidenza di turno dell’Unione Europea.
L’Iniziativa dei Cittadini Europei per il Pluralismo dei Medio sostiene le ragioni dei lavoratori in agitazione, minacciati di licenziamento in blocco. Invita tutti a firmare la raccolta firme online all’indirizzo www.mediainitiative.eu per sottoporre alle istituzioni europee il tema del mediacidio costante e il clima di intimidazione quotidiana in cui, come dimostra la vicenda AdnKronos, tutti i giornalisti italiani si trovano oggi.