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Prato, fabbrica-dormitorio in fiamme. Morti 7 operai cinesi. Articolo21, “non è tragica fatalità. Media accendano i riflettori”

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Sette operai morti in una fabbrica-dormitorio. È il tragico bilancio di un incendio che nella mattinata di domenica 1° dicembre ha distrutto un’azienda tessile gestita da cinesi in via Toscana, nella zona industriale di Prato. La fabbrica in fiamme è una ditta di confezioni di abiti. L’incendio ha causato il crollo di una parte del fabbricato che sarebbe adibito a dormitorio: piccoli ambienti ricavati con pareti di cartongesso.
“Le “morti sporche” di Prato servano almeno a richiamare l’attenzione sul tema della sicurezza sui posti di lavoro, un tema che sembra essere ritornato nella oscuritá politica e mediatica. Dalle prime ricostruzioni i morti di Prato non sono dovuti alla “tragica fatalità”, ma anche alla scarsa attenzione alle misure di prevenzione e di sicurezza, alle condizioni dell’impianto, alla scarsa considerazione riservata alla dignitá della persona”. Lo affermano in una nota Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21. “Questo non deve essere consentito ad alcuno, cinese o italiano che sia. Ci auguriamo che i media vogliano illuminare a giorno la tragedia di Prato ed i meccanismi che l’hanno resa possibile”.


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