Il pestaggio della giornalista Tetiana. I testimoni sono sempre più scomodi
Nell’ex impero sovietico la chiamano disinformatja. Metodo antico che Putin ha provveduto ad esaltare, soprattutto nei riguardi di Anna Politkovskaja. Il sistema è semplice: “è talmente facile la soluzione che naturalmente è una manovra per screditare i veri mandanti”…
Fascismo, settant’anni fa morivano i sette fratelli Cervi
Capi e capri
1000 morti, 120 mila sfollati. Il Sud Sudan di nuovo preda della violenza
Francesco illumina le “periferie del mondo”. Gran parte dell’informazione porge il microfono solo “a quelli che contano”
Auguri oltre Cortina
Lettera all’Ambasciatore Ucraino per identificare gli aggressori di Tetiana Chornovil
Giancarlo Caselli, 46 anni in prima linea contro mafia e terrorismo
Equo compenso: un promemoria e alcuni chiarimenti
Storie di pescatori e di naufraghi, salvati dal mare e imprigionati a Lampedusa
Un secolo fa, la Grande Guerra
Dodici anni in Opg per resistenza a pubblico ufficiale. La storia di Max
Betlemme, Natale all’ombra del Muro
Tetiana Chornovil, 34 anni, giornalista ucraina senza paura massacrata di botte
Cie Ponte Galeria, “La libertà è la cosa più importante, per questo lì dentro si protesta”
“Con il fiato sospeso”, in prima visione su Rai3
Lino Aldrovandi: “I figli sono il nostro futuro. Aiutiamoli a crescere e non ad essere ammazzati”
“Il giorno che venisti al mondo fu il più bello della mia vita e vorrei tanto tenerti ancora in braccio, perché non ci si può abituare all’orrore della morte, all’orrore dell’uccisione di un figlio. Ora dopo ben otto anni da quando 4 individui con una divisa addosso ti uccisero senza una ragione, non mi è rimasto altro che raccontare quanto meraviglioso voglia dire essere stato tuo papà, nella gioia, nell’amore e maledettamente nel dolore insopportabile di non poterti mai più avere accanto”.