Mi piacerebbe che questo Forum segnasse una svolta. Una svolta di credibilità e unità vera della categoria fondata sui valori e non sulle candidature e sulla spartizione dei posti. Sindacato, Ordine, associazioni hanno una grande occasione per recuperare credibilità tra i colleghi e per lanciare un messaggio forte alla politica. Lasciamo da parte schieramenti e parole d’ordine e puntiamo a un nuovo decalogo di rifondazione.
1 Difesa della libera informazione non soltanto dagli editori ma anche dalla politica. La nuova legge sulla diffamazione passata alla Camera ha abolito l’arresto, ma resta molto da fare per garantire il diritto del cittadino ma anche per smetterla con le intimidazioni ai giornalisti che fanno il loro mestiere. Dobbiamo puntare sulle liti temerarie. Chi querela per intimidire deve pagare in percentuale in caso di sconfita.
2 Riforma dell’Ordine. Insieme a Carlo Verna e altri abbiamo quasi pronto un testo di autoriforma dell’Ordine che andrà adesso approvato dall’aula e consegnato ai parlamentari. Tra i punti principali la riduzione dei consiglieri, il canale unico _ e trasparente _ di accesso _ l’obbligo della laurea, l’eliminazione della differenza professioniti-pubblicisti tra chi fa effettivamente questo mestiere, il giurì per l’informazione e altro. Forse è la volta buona
3 Il sindacato deve rinnovarsi, saper parlare alle nuove generazioni, rilanciando il suo ruolo anche tra i precari e nel mondo del web dove siamo tutti in grande ritardo. Occorrono nuove regole per il web, tutele per i collaboratori che guadagnano pochi euro a pezzo e spesso vengono caplestati nella loro dignità, I giornli si qualità, come ha detto in un’intervista il presidente di Google, hanno comunque un futuro.
4 Obiettivo comune è quello di difendere la professione e l’etica, qualche volta oscurata dai conflitti di interesse e dalla politica. Recuperare un giornalismo di qualità e libero di raccontare quello che il Potere non vuole sia raccontato. Di questo il Paese ha un grande bisogno
* giornalista del gruppo Repubblica-Espresso, Cdr Finegil, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti