Approvata una legge severamente antiabortista. Il governo Rajoy precipita nel passato la Spagna, negando ogni possibilità di scelta per la donna.
“Il governo spagnolo del conservatore Mariano Rajoy ha approvato una nuova legge sull’aborto, rendendolo un reato e consentendolo solo in alcuni rari casi specifici. Immediate le reazioni critiche: Il PSOE ha detto che si tratta di una legge “cinica e ingiusta”. La riforma modifica la legge in vigore del Governo socialista di Zapatero. L’aborto è consentito solo nei casi di stupro e di “pericolo grave” per la salute fisica o psichica della donna” (Ansa).
Poche righe d’agenzia, per un passo indietro nella storia.
All’indomani della bocciatura della proposta di legge Estrela al Parlamento europeo, che intendeva garantire a tutte le donne dei Paesi aderenti una base minima e comune di autodeterminazione sulla propria sessualità e sulla riproduzione, il governo conservatore spagnolo fa piazza pulita dei diritti delle donne.
Le associazioni di donne spagnole e i partiti d’opposizione stanno scendendo in piazza contro la nuova legge, al grido di “Mi bombo es mio”: di fatto però, da oggi, le donne spagnole sono ricacciate indietro nei loro diritti, e il governo ha messo le mani sul loro pancione…