Lino Aldrovandi: “I figli sono il nostro futuro. Aiutiamoli a crescere e non ad essere ammazzati”

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“Il giorno che venisti al mondo fu il più bello della mia vita e vorrei tanto tenerti ancora in braccio, perché non ci si può abituare all’orrore della morte, all’orrore dell’uccisione di un figlio. Ora dopo ben otto anni da quando 4 individui con una divisa addosso ti uccisero senza una ragione, non mi è rimasto altro che raccontare quanto meraviglioso voglia dire essere stato tuo papà, nella gioia, nell’amore e maledettamente nel dolore insopportabile di non poterti mai più avere accanto”. Così Lino Aldrovandi (nella foto) in una lettera indirizzata al figlio Federico morto 8 anni fa. “Ma tanti altri padri, madri, sorelle, fratelli, figli e figlie di altre vittime potrebbero dire la stessa cosa, testimoni in prima persona di tempi, da troppo, mai così bui e pieni di ingiustizie e impunità. I figli sono il nostro futuro. Aiutiamoli a crescere e non ad essere ammazzati. Aiutiamoli tutti insieme, istituzioni comprese, non solo a parole e a buffetti sulle spalle, ma anche e soprattutto con fatti concreti, ognuno nel suo ambito, senza attendere tempo. Lo dobbiamo a questi piccolini che un giorno dovranno incamminarsi nel difficile percorso della vita, ma a quel punto, all’inizio di quel percorso, in una società che spero sia migliore di questa, avranno una speranza, di non essere soli.  Buon Natale mio piccolo Federico e che il cielo, protegga altri figli”.


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